Renzi a Porta a Porta: “Non farò mai un accordo con il M5s, sarebbe uno squallido trasformismo”
L’ex segretario del Pd, Matteo Renzi, torna sulla poltrona di Porta a Porta e, ospite di Bruno Vespa nella puntata che andrà in onda stasera, torna a escludere un suo accordo con il MoVimento 5 Stelle: “Escludo in maniera tassativa che io possa fare un accordo di governo con il M5s. Io ho promesso gli 80 euro e li ho fatti, ho promesso la riduzione del canone Rai e l'ho fatta. La flat tax la fanno o non la fanno? Avevano detto che avrebbero fatto misure che non hanno fatto. Hanno vinto loro, gli italiani se ne accorgeranno, è una ruota che gira, vedremo chi ha ragione. Noi del Pd che ci andiamo a fare, la stampella ai Cinque Stelle?”. E conclude, netto: “Sarebbe uno squallido trasformismo” andare insieme al M5s.
Renzi attacca il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio: “Di Maio in realtà odia chi vuole creare posti di lavoro. Hanno fatto un decreto legge con cui se sei un imprenditore ti mettono i bastoni tra le ruote, con il decreto dignità”, ma anche con l’intenzione di procedere con le chiusure obbligatorie domenicali: “Con questa legge ci saranno 80mila licenziamenti, lo dicono i tecnici”.
‘Togliete gli 80 euro’
Renzi continua ad attaccare il governo su più fronti, durante l’intervista a Porta a Porta che andrà in onda su Rai 1: "Se vuoi solidarietà e vai a fare l'accordo con chi la solidarietà te la nega, vuol dire che non sei del tutto centrato. Salvini litiga con la Tunisia, quella a cui dobbiamo chiedere i rimpatri, con Macron… Faccio un appello a Salvini e Di Maio: volete essere seri con voi stessi, abbiate il coraggio di togliere gli 80 euro”.
Renzi contro Berlusconi sulla Rai
L’ex presidente del Consiglio se la prende con Silvio Berlusconi sulla nomina alla presidenza della Rai: “Berlusconi si è rimangiato la parola su Marcello Foa, una cosa mai accaduta. Quando c'era da nominare il presidente della Rai, io proposi Vespa come presidente. Loro invece hanno preso uno che ha posizioni discutibili sull'Europa e i vaccini. Berlusconi e Di Maio voteranno Foa, e Salvini è il tratto d'unione tra M5s e Berlusconi. L'unico che fa opposizione è il Partito Democratico”.
Lo scontro interno al Pd
Renzi torna a parlare della sconfitta elettorale del 4 marzo e del Pd:
Io sono l'unico che si è dimesso dopo la sconfitta, certo che ho anche io delle responsabilità. Io mi sono assunto tutte le responsabilità della sconfitta e mi sono dimesso, non c'entro niente con la segreteria del Pd. Il Pd stava al 25% con Bersani e al 25% con Franceschini. Noi lo abbiamo portato al 41%, un risultato che neanche Berlusconi ai tempi d'oro. Non solo, ma questo risultato lo abbiamo ribadito al referendum. Abbiamo preso un Paese fermo e bloccato, al meno uno di Pil, lo abbiamo lasciato al più 1,5%. Non solo: questa cosa della personalizzazione…con la personalizzazione abbiamo preso il 40% con la spersonalizzazione il 17%. Il congresso si deve fare domani. Di fatto è già cominciato, in Toscana la candidata è Simona Bonafè contro il candidato Zingarettian-Orlandiano e sta vincendo Bonafè 70-30.
Le elezioni europee
Renzi non ha dubbi sulle elezioni europee che si terranno in primavera. Da una parte si dice convinto che Franz Timmermans sia “il miglior candidato alla presidenza della Commissione”. E dall’altra ribadisce la sua volontà di creare una grande coalizione che vada da Macron a Tsipras. Inoltre Renzi parla anche del voto sull’Ungheria degli scorsi giorni al Parlamento europeo: “Il partito di Angela Merkel, su indicazione di Angela Merkel, ha votato con l'Ungheria di Orban che non rispetta i diritti umani”.