Renzi a Napoli per rottamare e ricostruire (e magari per parlare di Sud)
Continua il viaggio in camper di Matteo Renzi, continua la sua campagna elettorale per le primarie del centrosinistra, continuano i bagni di folla e i momenti "obamiani". Dopo l'evento di Roma il rottamatore è in Campania, per tre appuntamenti a ritmo serrato che porteranno il percorso complessivo del suo camper ad oltre 3500 chilometri. Dopo Benevento ed Avellino, Renzi chiuderà con un incontro al Royal Continental di Napoli. Un evento molto atteso, per tantissime ragioni. In primo luogo Renzi approda in Campania proprio mentre lo scandalo dei rimborsi facili che ha travolto il Lazio della Polverini sembra allargarsi anche alla Regione guidata da Stefano Caldoro. Un aspetto non marginale, proprio se si considera che i temi del rinnovamento della politica e del finanziamento pubblico ai partiti sono tra i punti di forza della comunicazione renziana. A tal proposito va segnalato anche che la raccolta fondi "Fai il pieno al camper" sembra procedere a ritmo serrato e allo stato attuale sono stati raccolti oltre 32mila euro.
Ma Napoli è anche la città di De Magistris, della Rivoluzione arancione e della dissoluzione del Partito Democratico dopo anni di amministrazione a tutti i livelli. Un'esperienza che ha lasciato tante grane, che ha sfilacciato il partito e che ha compromesso il rapporto fra militanti e rappresentanti, fino a rendere necessari commissariamenti ed interventi dai piani alti del Nazareno. Insomma, le condizioni "migliori" per parlare di rinnovamento della classe dirigente e riorganizzazione del partito.
Il tutto senza dimenticare che Napoli è anche la città in cui sono emersi con più evidenza i rischi e le lacune del sistema primarie, con il congelamento della consultazione che avrebbe dovuto investire il candidato Sindaco di Napoli per "presunti brogli" e sospetti di infiltrazioni camorristiche (questione ancora al vaglio della magistratura). Un aspetto da non sottovalutare, specie in un momento in cui sembra crescere la polemica sulle regole e sulle modalità con le quali avverrà l'investitura del leader del centrosinistra (e con l'assemblea nazionale del 6 ottobre che rischia di essere il momento della resa dei conti definitiva).
Quanto poi ai temi, c'è grande attesa per sentire il pensiero di Renzi su alcune questioni affrontate solo superficialmente nei primi discorsi da "candidato in pectore". Sviluppo del mezzogiorno, lotta alla criminalità organizzata, welfare, disoccupazione e contrasto alla povertà: problemi ai quali occorrerà dare una risposta articolata ed efficace se si vuole ottenere consenso e legittimazione anche al di sotto della linea Gustav.
