Renzi a Fanpage.it: “Mai con i Cinque Stelle, sono sciagura del Paese: adesso avanti con Draghi”
"Mai con i Cinque Stelle, sono la sciagura di questo Paese". Così Matteo Renzi, durante la diretta su Instagram di Fanpage.it, risponde alle domande sulle possibili vie d'uscita dalla crisi di governo in corso e sulle future alleanze tra i partiti, dopo lo strappo del Movimento. "Io lavoro per i prossimi giorni totalmente per riportare Mario Draghi al governo. Come andrà avanti Draghi da qui alla primavera 2023 lo deciderà lui. Con i 5 Stelle non voglio andare alle elezioni neanche se mi pagano, sono la sciagura di questo Paese dal punto di vista politico. Per me sono un disastro", ha aggiunto il leader di Italia Viva.
Il suo partito intanto ha lanciato una petizione online affinché si vada avanti con Draghi in questa fase molto delicata per il Paese. "Abbiamo fatto una petizione per chiedere che torni Draghi, ma non alla vecchia maniera. Si deve finire la legislatura per il Pnrr, la legge di Bilancio e la posizione europea". L'ex presidente del Consiglio quindi ha proseguito: "La differenza tra questa crisi e quella dello scorso anno è semplice e l'ho detto in Parlamento, ho detto che i 5 Stelle hanno ragione a uscire dal governo se credono che non vada più bene. Così come ho fatto io con il Conte bis, perché credo che Draghi sia uno statista e Giuseppe Conte uno stagista. Ma io ho fatto dimettere i miei ministri. Se volete aprire una crisi trovate il coraggio e la dignità di dire ‘mi dimetto', noi abbiamo fatto una battaglia e ci siamo dimessi per questo. Però abbiamo fatto una battaglia sulle idee. Invece Conte oggi ha provato a far dimettere i suoi ministri e quelli gli hanno fatto ‘marameo'. Non sanno che vuol dire dimettersi, sono abbarbicati alle poltrone".
E ancora: "Se io fossi Draghi non starei comunque dietro a tutte queste questioni. Farei un elenco di tre o quattro punti che vuole portare a casa, andrei in Parlamento e direi "o prendere o lasciare". Uno, come spendere i soldi europei, facendo partire i cantieri. Due, aiutare con la la legge di Bilancio le famiglie ad affrontare il costo della vita che aumenta. Terzo, la posizione internazionale, perché ieri quando Draghi si è dimesso festeggiavano a Mosca".
In ogni caso, secondo Renzi, le cose non torneranno come prima, anche se Draghi dovesse ottenere la fiducia: "È impossibile che tutto torni come prima. I grillini sarebbero capaci anche di una ennesima giravolta come questa ma credo non sia possibile. Sono sicuro che Draghi, se deciderà di tornare sui suoi passi, lo farà con una strategia ben chiara e precisa".