Regionali Umbria, Bianconi si difende: “Le accuse contro di me? È mer..”
Il candidato del Pd e del Movimento 5 Stelle alle elezioni regionali in Umbria, Vincenzo Bianconi, risponde alle accuse emerse da un articolo del Corriere dell’Umbria secondo cui più dell’80% dei fondi destinati alla ricostruzione di Norcia sarebbero finite alla sua società. “Quando si dice che le uniche strutture ad aver ricevuto i soldi del terremoto sono quelle di Bianconi, si dice una falsità, si offende la dignità e l'intelligenza delle persone. Questa è campagna elettorale sporca. Questa è merda”, afferma il candidato unitario di dem e pentastellati riferendosi alle accuse sulla ricostruzione successiva al terremoto del Centro Italia del 2016.
Bianconi parla durante una conferenza stampa e afferma ancora: “Se dovessi diventare presidente della Regione Umbria ci sarà una persona che gestirà il terremoto. E quella persona non posso essere io. Io sarò lì a guardare, a capire. Ma è ovvio che se ci sarà lontanamente un qualcosa che mi possa riguardare, sarò lontano anni luce. Ma non può esserci più nient’altro, perché l'ultima cosa che dovevamo fare per fortuna l'abbiamo fatta sempre in tempi non sospetti”.
Poi il candidato alle elezioni regionali si sofferma ancora sulle accuse ricevute:
Sentirmi attaccato, offeso, sputtanato a livello nazionale da parole, da concetti che trovo manipolati in maniera vergognosa, offende me, la mia famiglia, la mia città, un pezzo di Umbria. La mia azienda ha chiuso il bilancio del 2015 con un fatturato di 6,5 milioni. Quello del 2018 con 3 milioni. Abbiamo perso nei tre anni del terremoto di fatturato oltre 11 milioni di euro. Il costo delle risorse umane rispetto al fatturato nella mia azienda pesa il 54%, vuol dire oltre 1,5 milioni. Qualsiasi imprenditore in una situazione del genere taglierebbe il suo staff del 50%. La quota di amministratore non viene presa da tre anni per non gravare. Perché quando andremo a chiedere i soldi alla banche per cofinanziare i nostri sogni di sviluppo non ce li daranno, perché la nostra azienda non risulta sana, troppo sbilanciata sulle nostre risorse umane. Questa è la storia. Sentirmi infangare oggi dalle Alpi alle Piramidi con quello ho letto sui giornali, mi fa male, non è giusto. Se qualcuno pensa che qualcosa di male è stato fatto, deve andare a fondo. E se c'è qualcosa di male, chi ha sbagliato deve pagare, senza problemi ma con serietà e onestà.