Elezioni regionali 2024

Regionali Sardegna, la casa di una pensionata diventa seggio per le elezioni: “Le scuole erano inagibili”

Biancareddu, frazione a 40 km da Sassari e con meno di 100 abitanti. In questa borgata immersa nelle campagne della Nurra, in Sardegna, i cittadini hanno potuto votare per il rinnovo del Consiglio regionale grazie alla generosità di Maria Ghisu, una pensionata che ha messo a disposizione la sua casa.
A cura di Gianfranco Locci
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Maria Ghisu
Maria Ghisu
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"Per fortuna ci è venuta incontro signora Maria, mettendo a disposizione un suo appartamento", sussurra una residente di Biancareddu, frazione a 40 km da Sassari e con meno di 100 abitanti. In questa borgata, immersa nelle campagne della Nurra, in Sardegna, i cittadini hanno potuto votare per il rinnovo del Consiglio regionale grazie alla generosità di Maria Ghisu. La sezione 123 è stata allestita al pianterreno di una villetta bianca, per l’indisponibilità dell’edificio scolastico che in genere ospita il seggio elettorale.

"Ho votato nel mio appartamento che si è trasformato in seggio", racconta a Fanpage.it questa arzilla pensionata: "Ho voluto mettere a disposizione la mia casa, per queste due giornate, per fare un favore ai miei compaesani. A Biancareddu abbiamo un’associazione culturale: i componenti mi hanno chiesto la disponibilità dell’immobile, per evitare di essere costretti a fare diversi chilometri per andare a votare. Era l’unica possibilità, visto che il nostro seggio è inagibile. Ho fatto domanda al Comune di Sassari, la richiesta è stata accolta. La mia casa è stata ritenuta idonea per accogliere il seggio".

Una cucina rossa come biglietto da visita, per gli aventi diritto al voto. Nella camera da letto, smantellata in tutta fretta, hanno fatto la loro comparsa le cabine e gli scrutinatori. "In tutto gli iscritti alle liste sono 149", dice Orazio Guerra, il presidente del seggio: "Tutte persone che potranno esercitare il loro diritto di voto in questa abitazione. Certo, gli spazi sono un po’ ristretti ma ci arrangiamo. Va bene così".

Una residente sentenzia: "Siamo quattro persone, come si suol dire: però anche noi abbiamo i diritti di tutti i cittadini italiani. Era giusto che potessimo votare nel nostro piccolo paese, senza spostarci e fare chilometri per andare da qualche altra parte".

Per aver messo a disposizione la sua casa, la signora Maria riceverà un rimborso spese complessivo di 200 euro, 100 euro al giorno. Stefania Manunta, presidente dell’associazione culturale "Borgata di Biancareddu" che ha sostenuto Maria Ghisu in questa avventura, aggiunge: "Non possiamo che ringraziare sia la signora Maria sia l’amministrazione comunale di Sassari che ha accolto questa richiesta".

Intanto, dal Comune di Sassari pare già promosso il “seggio domestico”: "Anche le prossime elezioni europee, e forse pure le comunali, si svolgeranno a casa della signora Maria".

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