video suggerito
video suggerito

Regionali, Maiorino: “M5s non prende in giro elettori con accozzaglie, ora ripartiamo dai territori”

“Senza condivisione dei programmi non si può parlare di alleanze ma di accozzaglie, e il Movimento 5 Stelle rifiuta di partecipare a cartelli elettorali e prendere in giro gli elettori”: lo ha detto la senatrice M5s Alessandra Maiorino in un’intervista con Fanpage.it, commentando il risultato delle elezioni regionali.
A cura di Annalisa Girardi
42 CONDIVISIONI
Immagine

Il centrodestra ha vinto alle elezioni regionali in Lazio e Lombardia. Ma questo non è un riflesso delle politiche messe in piedi dal governo di Giorgia Meloni. E un'alleanza più ampia nel centrosinistra avrebbe significato prendere in giro gli elettori. A dirlo, in un'intervista con Fanpage.it, è la senatrice del Movimento Cinque Stelle, Alessandra Maiorino. Che spiega anche come il suo partito si impegnerà a ripartire dai territori, anche per contrastare a livello locale gli effetti dei provvedimenti del governo centrale, dai tagli sulla scuola alla privatizzazione della sanità.

La vittoria del centrodestra in Lazio e Lombardia è stata netta. Con il senno di poi, l’alleanza a tre avrebbe cambiato il risultato?

Non esistevano le condizioni per pensare a una soluzione di questo tipo. Non condividiamo nulla con il partito di Renzi e Calenda, mentre il Partito Democratico ha fatto scelte che contestiamo radicalmente e che non consentivano di intavolare alcun dialogo, almeno nel Lazio. Senza condivisione dei programmi non si può parlare di alleanze ma di accozzaglie, e il Movimento 5 Stelle rifiuta di partecipare a cartelli elettorali e prendere in giro gli elettori.

Il Pd ha detto che è stata una scelta vostra (e del Terzo polo) quella di non cercare la coalizione e vi ha accusato di aver fatto perdere voti al centrosinistra. Cosa risponde?

Penso che se il Partito Democratico ha perso in una Regione come il Lazio dove governava da 10 anni dovrebbe riflettere sulle proprie responsabilità prima di puntare il dito contro gli altri.

Il M5s ha pagato nuovamente l’assenza di strutture territoriali? Cosa state facendo per rafforzare i presidi locali

Giuseppe Conte ha annunciato la nomina dei coordinatori territoriali che ci aiuteranno a strutturarci e ad essere più presenti sui territori. Le politiche di questo governo si stanno per abbattere come una scure proprio su regioni ed enti locali, penso ai tagli sulla scuola, alle trivellazioni in mare, alle privatizzazioni in sanità solo per fare alcuni esempi. Il Movimento 5 Stelle deve essere in grado di intercettare la richiesta di cambiamento e modulare un'offerta politica efficace anche a livello locale.

Conte ha detto che il Pd ha consegnato il Lazio al centrodestra: è così?

È esattamente così. Ed è un peccato perché questa regione ha potenzialità enormi e la destra quando ha governato qui ha provocato solo disastri. Penso a politici come Gianni Alemanno, Francesco Storace, Renata Polverini: figure di spicco della destra responsabili negli anni in cui hanno amministrato di tagli al sociale, sprechi, buchi di bilancio e altre amenità.

Il governo dice che il voto alle regionali conferma il giudizio positivo degli italiani in questi primi mesi: è d’accordo?

No. Elezioni locali ed elezioni politiche sono due cose diverse. Le cause di questa vittoria in Lombardia e Lazio sono altre, non certo il riflesso delle politiche disastrose di questo governo. I cittadini vedono con i loro occhi come le promesse fatte in campagna elettorale da Giorgia Meloni siano evaporate il giorno dopo la sua elezione. Nessun aumento delle pensioni, taglio al Superbonus, aumento della benzina e dei prezzi al carrello sono solo alcuni dei fallimenti di questo governo, forte con i deboli e deboli con i forti. Gli italiani devono confrontarsi ogni giorno con questa situazione mentre il governo commenta Sanremo e regala soldi alle società plurimilionarie di calcio.

L’alto livello di astensionismo chiama tutti i partiti a fare una riflessione: la vostra quale deve essere?

L'astensionismo è un male per la democrazia e riguarda tutte le forze politiche. Il fatto che anche in Lombardia siano andati in pochi alle urne è un segnale preoccupante che dimostra come anche sul progetto sulle autonomie regionali la strada intrapresa sia quella sbagliata, perché si delegano poteri importantissimi a presidenti di regione sempre meno votati e quindi sempre più distanti dalla maggioranza dei cittadini. Detto questo anche noi non ci sottraiamo alle nostre responsabilità. Offriremo alla nostra comunità e a tutti coloro che guardano al Movimento 5 Stelle nuovi strumenti di partecipazione, affinché la nostra capacità di mobilitazione nelle elezioni politiche nazionali sia efficace anche a livello locale.

42 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views