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Elezioni regionali 2024

Regionali Liguria, Italia viva si tira fuori dal centrosinistra e non correrà alle elezioni

“Nelle ultime ore – su pressione dei Cinque Stelle – ci è stato chiesto di eliminare l’apparentamento o cancellare dalla lista i nomi di alcuni nostri rappresentanti. E per noi non è politicamente serio”. Lo ha detto Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia viva, il partito di Matteo Renzi. Il partito non parteciperà alle elezioni regionali liguri. E non ci sarà nemmeno +Europa, che faceva parte della stessa lista.
A cura di Luca Pons
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AGGIORNAMENTO:

Italia viva, il partito fondato da Matteo Renzi, non ci sarà alle elezioni regionali in Liguria che si svolgeranno il 27 e 28 ottobre 2024. Lo ha fatto sapere la coordinatrice nazionale, la ligure Raffaella Paita, in una nota diramata ieri, l'ultimo giorno prima della scadenza utile per presentare le liste. "Siamo disponibili a fare gli accordi con il centrosinistra ma non a tutti i costi. E questo deve essere chiaro per l’oggi e per il domani", ha affermato la senatrice.

Stando a quanto comunicato da Paita, alla base della decisione di abbandonare la coalizione che sosterrà l'ex ministro del Pd Andrea Orlando c'è uno scontro con il Movimento 5 stelle. I pentastellati, infatti, avrebbero fatto "pressione" per spingere Italia viva a "eliminare l’apparentamento o cancellare dalla lista i nomi di alcuni nostri rappresentanti".

Iv non si presentava con una propria lista, ma in una condivisa con +Europa, chiamata "Riformisti uniti". Il ritiro della lista significa che anche +Europa, di conseguenza, non parteciperà alle elezioni: "A poche ore dalla presentazione della lista, Orlando ha ritirato l'apparentamento e, quindi, escluso dalla coalizione la lista Riformisti uniti per la Liguria, in quanto indotto da un Pd nazionale piegato al ricatto dell'ultima ora del Movimento 5 Stelle", ha detto il coordinatore regionale Mauro Gradi.

A Italia viv, secondo quanto riportato da Paita, sarebbe invece arrivata la richiesta di fare un passo indietro eliminando l'apparentamento o alcuni dei nomi di candidati. Una richiesta "non politicamente seria", ha detto la senatrice. "In queste settimane abbiamo offerto la massima disponibilità e lavorato con generosità per costruire anche in Liguria un centrosinistra credibile e riformista", ha insistito.

"Siamo favorevoli alla costruzione di una coalizione di centrosinistra anche facendo un generoso sforzo di mediazione", ha continuato la senatrice, "ma per noi – a differenza di altri, come abbiamo visto anche in queste ore a livello nazionale – prima delle poltrone viene la dignità. Possiamo rinunciare alle poltrone ma non rinunceremo mai alla dignità. E alla libertà".

L'uscita dal centrosinistra, per il partito di Renzi, significa anche abbandonare definitivamente le elezioni in Liguria: "Visti i tempi stretti non ci sono più i tempi per costruire una lista alternativa. Italia Viva non parteciperà dunque alle elezioni regionali liguri". In conclusione, il partito non ha neanche dato un'indicazione di voto ai propri elettori (invitandoli ad esempio a sostenere Orlando). Anzi, Paita ha sottolineato che si lascia "piena libertà di voto, avendo a cuore sempre e solo il futuro della Liguria".

M5s: "L'accordo era non far entrare Iv nelle liste"

Il M5s non smentisce la versione di Paita. Fonti del Movimento fanno sapere che per i vertici pentastellati si è solamente trattato di "prestare fede all'accordo di non avere nella coalizione simbolo ed esponenti di chi, fino a ieri, era in giunta con il candidato del centrodestra Marco Bucci". Una ‘condizione', precisano secondo quanto riportato da Adnkronos, su cui il M5s aveva presentato alla propria comunità "il programma per offrire alla Liguria il superamento del sistema affaristico della giunta Toti". Questa posizione è stata "ribadita" nelle ultime quarantott'ore quando hanno trovato conferma le voci di un possibile ingresso di renziani in una lista sotto le insegne riformistiche a sostegno di Orlando.

Le possibilità di un ripensamento dell'ultimo minuto da parte di Iv sembrano in questo momento scarse, nonostante l'appello all'unità lanciato dal candidato dem Orlando: "Una delle parole che sento ripetere quando incontro le persone è: unità. Giro questo appello al campo largo e ai suoi dirigenti. Alla vigilia delle regionali e di una legge di bilancio che colpirà le fasce più deboli serve l'unità delle forze che si oppongono al governo".

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