Regionali Liguria, anche il M5s appoggia Andrea Orlando: si avvicina la candidatura
Passo avanti del centrosinistra verso la candidatura di Andrea Orlando come prossimo presidente della Liguria. Dopo settimane di colloqui, dal Movimento 5 stelle è arrivato un appoggio netto al deputato del Pd, più volte ministro, anche nel secondo governo Conte. Ha fatto un passo indietro quello che era stato il pentastellato più vicino alla candidatura, il senatore M5s Pirondini, e lo stesso Conte in un comunicato ha appoggiato pubblicamente Orlando. Manca ancora l'ufficialità – e il via libero esplicito di parte della coalizione, in particolare Italia viva e Azione – ma l'ostacolo maggiore, l'accordo Pd-M5s, è arrivato. Il tempo stringe per tutti: saltato l'election day unico con Emilia-Romagna e Umbria, la data più probabile per le elezioni è quella del 27-28 ottobre, tra meno di due mesi.
Ad annunciare la svolta è stato proprio Pirondini, con una nota: "Il Movimento 5 stelle ha sempre orientato la propria azione politica nell’esclusivo interesse dei cittadini, spesso anche a discapito dei propri legittimi interessi di forza politica", ha detto, affermando che alla fine, "la candidatura di Andrea Orlando è risultata essere l’opzione più condivisa nella coalizione. Lo ringrazio: sia io che l’intero M5S lo sosterremo convintamente e lealmente". Poco dopo, anche Giuseppe Conte ha confermato: "Il Movimento 5 Stelle sostiene convintamente la candidatura di Andrea Orlando per la guida della Regione Liguria. Il bene della Liguria significa oggi la convergenza sul profilo di maggiore unità: non ci tiriamo indietro, ci mettiamo al servizio dei cittadini. Andiamo avanti insieme per vincere questa importante sfida".
Come lo stesso Orlando ha chiarito accogliendo il sostegno del M5s, però, "ci sono ancora nodi da sciogliere e questioni da affrontare. La coalizione sta lavorando, credo sia giusto attendere e tirare le somme e valutare se ci sono le condizioni". In ogni caso "oggi è il giorno in cui vanno sciolti quei nodi", ha aggiunto il dem. La segretaria del Pd Elly Schlein ha concordato: " "Sono felice delle dichiarazioni del M5S, è un passo avanti significativo. Continuiamo in queste ore insieme il confronto con altre forze che vorranno costruire una coalizione".
I "nodi" in questione riguardano proprio il resto della coalizione. Se Alleanza Verdi-Sinistra ha salutato la decisione del M5s sottolineando di aver "sempre sostenuto con convinzione la candidatura di Andrea Orlando", non sono sembrati così convinti finora Italia viva e Azione. Matteo Renzi, leader di Iv, ha detto più volte che non ci sarebbero stati veti nei confronti di Orlando, ma è la presenza stessa dei renziani nella coalizione che potrebbe creare scompiglio (a opporsi sono soprattutto M5s e Avs, anche considerando che esponenti di Italia viva appoggiano la maggioranza del sindaco di centrodestra Bucci a Genova).
Per quanto riguarda Azione, a livello regionale una nota oggi ha confermato che c'è stato un confronto tra il partito di Carlo Calenda e Pd-M5s-Avs, da cui è emerso che Orlando è la "figura in grado di raccogliere la più ampia fiducia". Tuttavia, a livello nazionale Azione ha fatto sapere che "la scelta se partecipare o meno ad una coalizione – nello specifico la Liguria – verrà assunta dal direttivo nazionale di Azione sulla base degli impegni programmatici puntuali presi dalla coalizione, in particolare in materia di infrastrutture. L'incontro di oggi per noi da questo punto di vista non è conclusivo".
Nel frattempo, anche il centrodestra sta faticando a organizzarsi per trovare un candidato alle regionali. È tramontato il nome del viceministro ai Trasporti Edoardo Rixi, che ha spinto la coalizione a trovare un candidato civico o comunque legato al territorio ed esterno alla giunta di Giovanni Toti. Si parla anche della deputata di Noi Moderati Ilaria Cavo e dell'assessore genovese Pietro Piciocchi, ma al momento non ci sono conferme.