Regionali in Liguria, Faraone (Iv): “Basta veti. Senza noi in Emilia-Romagna e Umbria non si vince”
Quella in Liguria è stata una sconfitta amara per il centrosinistra. Soprattutto per il Partito democratico, che pur essendo arrivato primo, ha dovuto accettare di consegnare la Regione a Marco Bucci.
Sulla vittoria del sindaco di Genova hanno pesato diversi fattori, tra cui la decisione – dietro il pressing del Movimento 5 stelle – di tagliare fuori Italia Viva dalle liste a sostegno di Andrea Orlando.
Ora però, ci sono le regionali in Umbria ed Emilia-Romagna e per il deputo di Iv Davide Faraone non è più tempo di imporre veti. Dal Movimento 5 stelle "hanno provato a scassare la coalizione anche in queste due regioni, ci sono riusciti fino ad un certo punto, speriamo di essere riusciti a limitarne l’effetto letale", dice intervistato da Fanpage.it.
Faraone però si mostra ottimista: "Noi lavoreremo in questa direzione, nessun veto per nessuno, nonostante distanze grandi con alcune forze componenti la coalizione, e smussare le differenze per stare il più possibile uniti senza snaturarci".
Tra Bucci e Orlando è stata una sfida al cardiopalma, fino alla sera quando il candidato del centrodestra è risultato vincitore per pochi voti. La presenza di Italia Viva dentro il campo largo avrebbe fatto la differenza?
Non devo dirlo io, lo dicono i numeri. Con i suoi veti Conte ha fatto l’ennesimo regalo al centrodestra. L’unità è indispensabile e senza i riformisti non si vince e si regala alla Meloni la vittoria. Anche le forze di maggioranza mostrano differenze su alcuni temi, tuttavia riescono a trovare l’unità e presentarsi insieme. Lo stesso dovrà essere fatto da questa parte del campo. Chi non ci sta si tira fuori da solo, non può essere concesso a nessuno il potere di veto.
Giuseppe Conte, che ha riconosciuto il risultato deludente del suo partito, continua a ribadire che allearsi con Renzi avrebbe fatto perdere voti sia a 5s che a Orlando. È così?
Potremmo rispondere facilmente che su questa affermazione non c’è controprova, mentre c’è la certezza che con la sua presenza e quella coalizione senza di noi le elezioni si sono perse e ha vinto il centro destra. Guardiamo avanti che è meglio, non mi sentirà dire una parola contro di lui.
La responsabilità è solo di Conte o in qualche modo, vi aspettavate anche da Schlein una presa di posizione nei confronti di Italia viva?
Le responsabilità di Conte sono riconosciute unanimemente. Ora si deve fare un passo in avanti dopo quanto accaduto in Liguria. Mantenere lo spirito unitario che giustamente ha animato l’azione di Elly Schlein e del gruppo dirigente, ma dicendo che d’ora in avanti non si accetteranno più veti. Chi li pone in modo strumentale e ultimativo si pone fuori dalla coalizione del centro sinistra.
Resta il fatto che la posizione di Iv, che a Genova faceva parte della maggioranza Bucci, rendeva complicate le trattative per un ingresso “credibile” nel campo largo. Che pensa?
Penso che non c’era nulla di complicato visto che con grande spirito unitario avevamo accettato tutte le condizioni poste dal Pd. Ci siamo fermati solo quando Conte avrebbe voluto umiliarci con vergognose liste di proscrizione. Sulla nostra dignità non molliamo di un millimetro.
Adesso ci saranno le regionali in Umbria e Emilia-Romagna. Non temete lo stesso esito?
Gli stessi attori protagonisti del film “Sconfitta in Liguria”, hanno provato a scassare la coalizione anche in queste due regioni, ci sono riusciti fino ad un certo punto, speriamo di essere riusciti a limitarne l’effetto letale. Per quelle due regioni sono più ottimista.
Alla luce di quanto accaduto, come sarà possibile ricomporre una coalizione che includa tutte le forze progressiste e che si presenti come un’alternativa al centrodestra?
Noi lavoreremo in questa direzione, nessun veto per nessuno, nonostante distanze grandi con alcune forze componenti la coalizione, e smussare le differenze per stare il più possibile uniti senza snaturarci. Speriamo che tutti abbiano lo stesso senso di responsabilità.