Regionali Basilicata, a che punto sono le trattative tra Pd e M5s per la scelta del candidato unitario
Elly Schlein e Giuseppe Conte, nonostante la sconfitta alle elezioni regionali in Abruzzo di domenica 10 marzo, ci riprovano. Il campo largo sarà pure in salita, come è emerso dall'ultimo risultato, ma è ancora l'unica alternativa possibile per battere la destra. E così si guarda già al prossimo appuntamento elettorale, le Regionali in Basilicata, previste il prossimo 21 e 22 aprile, per le quali a giorni ci sarà la presentazione delle liste.
Il centrodestra, memore della lezione della Sardegna, dove parte del flop è stato attribuita alle liti per la scelta del candidato alternativo all'uscente Solinas e all'imposizione da parte di Meloni di Truzzu, si è subito compattato sul nome del governatore azzurro Vito Bardi, che ha guidato la Regione negli ultimi 5 anni. Nel centrosinistra invece si discute ancora, e non sembra esserci ancora una soluzione. "Per me uniti si vince o si perde ma divisi non si gioca nemmeno la partita", ha ribadito oggi la segretaria del Pd, Elly Schlein. In altre parole non è pensabile presentarsi in Basilicata con il fronte del centrosinistra spaccato.
"Non c'è un accordo. Abbiamo discusso di quello che non si è fatto per troppo tempo, abbiamo discusso con grandissima cordialità e correttezza". Taglia corto il candidato presidente di ‘Basilicata casa comune' Angelo Chiorazzo, parlando con i cronisti degli incontri con la segretaria dem Schlein e con il presidente del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte, a margine di una manifestazione sulla disparità di genere nel lavoro che si è tenuta a Potenza. Solo pochi giorni fa Chiorazzo aveva incontrato il leader pentastellato Conte, per provare a ottenere la sua benedizione. Ma da parte del M5s è rimasto il veto.
"È inutile commentare questa cosa perché credo sia incommentabile", ha detto oggi Chiorazzo ai cronisti, a proposito del mancato sostegno del Movimento 5 stelle. Il Pd al contrario si è detto favorevole da tempo alla sua candidatura, approvandola nella direzione regionale del 2 marzo. Poi la partita si è spostata a Roma.
Il ‘civico' Chiorazzo, fondatore della cooperativa Auxilium, nonostante il no dei Cinque Stelle e di una minoranza dello stesso Pd, non ha ancora annunciato il suo ritiro dalla corsa, e prende tempo: "I nomi che sono stati fatti dalla stampa non stavano sul tavolo – ha detto – e io non ho fatto nessun nome, non mi è stato chiesto e non è mia intenzione. Bisognava recuperare il tempo perso. Ho raccontato al presidente Conte e alla segretaria Schlein quali sono i problemi che in questi mesi, forse un po' troppo in solitudine, nella distrazione degli altri partiti, noi abbiamo fatto sul territorio e i vari incontri sui temi su cui ci stiamo confrontando con i cittadini lucani. ‘Basilicata casa comune' – ha sottolineato – è una forza responsabile che dall'inizio ha detto di voler liberare la regione dal peggior governo che abbia mai avuto, stiamo lavorando cercando di far convergere tutti".
Oggi però è spuntato un nome nuovo, quello del sindaco di Castelmezzano Nicola Valluzzi, ex esponente del Pd – è stato capo segreteria dell'ex sottosegretario ai Trasporti Salvatore Margiotta – ex presidente della Provincia di Potenza e candidato non eletto nell'Assemblea lucana, oggi tra i sostenitori dell'imprenditore del Terzo settore Chiorazzo nel movimento ‘Basilicata casa comune'. Si tratta di una figura su cui potrebbero convergere Pd e M5S. Non sembra però che Valluzzi possa convincere anche Azione, che in Basilicata fa riferimento all'ex governatore Marcello Pittella, e che sarebbe tentata dalla rottura con il resto del centrosinistra, cosa che rappresenterebbe un problema per il centrosinistra, visto che i fratelli Giani e Marcello Pittella, ex dem ora nel partito di Calenda potrebbero contare su un cospicuo pacchetto di voti. Matteo Richetti oggi ha dato il suo personale endorsement a Marcello Pittella: "Un nome che farebbe vincere le opposizioni c'è ed è quello di Marcello Pittella. Ma nella coalizione che hanno in testa Schlein e Conte non è previsto che il candidato non sia di loro espressione". E non è escluso che alla fine Azione e Italia viva decidano di correre a sostegno del governatore uscente, Vito Bardi.
La trattativa comunque prosegue, e su Valluzzi il Pd per ora non si sbilancia. Incalzato dai cronisti sulla possibilità di convergere sul sindaco di Castelmezzano, Chiorazzo ha risposto di non aver "mai fatto una questione sui nomi, noi stiamo lavorando sul programma, gli altri sono in ritardo. Valluzzi è unanimemente riconosciuto come uno dei migliori amministratori di questa terra. Però finora sono usciti una ventina di nomi, manca prendere l'elenco telefonico".