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Elezioni regionali 2024

Regionali, Gasparri a Fanpage: “Forza Italia non scomparirà, il berlusconismo è indispensabile”

Il capogruppo di Forza Italia al Senato Maurizio Gasparri commenta il risultato ottenuto dal suo partito in Abruzzo, e pensa già ai prossimi appuntamenti elettorali: “Abbiamo dimostrato sul campo che se Berlusconi è insostituibile, come leader, come prestigio e come carisma, anche il berlusconismo è insostituibile”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, presidente dei senatori azzurri, commenta a Fanpage.it la vittoria in Abruzzo, dove è stato rieletto il governatore di centrodestra Marco Marsilio (Fdi). Il partito fondato da Berlusconi ha portato a casa un buon risultato, il 13,5%, una percentuale di voti superiore alle sue stesse aspettative, confermando il suo ruolo di forza moderata all'interno della maggioranza. Gasparri pensa già ai prossimi appuntamenti elettorali, prima le Regionali in Basilicata, poi quelle in Piemonte, che saranno in concomitanza con le europee di giugno: "Abbiamo dimostrato sul campo che se Berlusconi è insostituibile, come leader, come prestigio e come carisma, anche il berlusconismo è insostituibile".

Forza Italia al 13,5%, è la prima grande vittoria di una Regione per il centrodestra dopo il congresso di Forza Italia. Un successo prevedibile per voi? Forza Italia insomma non è scomparsa…

Quelli che scrivevano che sarebbe scomparsa stanno perdendo il 90% delle copie che vendevano, io sono preoccupato per loro…Noi abbiamo bene lavorato sulle liste, abbiamo raccolto liste civiche, movimenti, c'è stato un lavoro reale, nella politica reale, che non è quella dei grandi giornali che vivono nel mondo dell'immaginazione. Abbiamo preso il 13,5 perché molti candidati hanno funzionato anche meglio del previsto e perché c'è una maggiore attenzione a una forza politica moderata, concreta, seria, come oggi viene percepita Forza Italia. Un insieme di fattori, locali, nella composizione delle liste, e nazionali, in termini di recepimento della posizione attuale di Forza Italia, hanno prodotto un risultato che è stato superiore alle nostre previsioni, che comunque erano positive perché pensavamo di raggiungere il 12%.

Forza Italia in Abruzzo ha incrementato il suo consenso rispetto alle Regionali in Abruzzo del 2019, ora potete guardare con più serenità alle prossima sfide elettorali, le Regionali in Basilicata e in Piemonte e naturalmente le europee?

Certo, abbiamo ottenuto un risultato superiore alle precedenti Regionali, ma anche rispetto alle Politiche. Vuol dire che noi, che viviamo una situazione inedita, dopo la scomparsa del nostro leader, abbiamo dimostrato sul campo che se Berlusconi è insostituibile, come leader, come prestigio e come carisma, anche il berlusconismo è insostituibile, nel senso che la politica che ha fatto Berlusconi è necessaria al Paese, come lo sono le proposte che ha avanzato e la consistenza del centrodestra così come è stato concepito da lui. Quindi, sintetizzando, direi che Forza Italia è indispensabile, Berlusconi non è sostituibile, ma allo stesso modo non è sostituibile neanche il berlusconismo.

Qual è il suo pronostico in Basilicata, dove tra l'altro si ricandida Vito Bardi, governatore uscente azzurro?

Bardi è un ottimo governatore, siamo fiduciosi, per il suo profilo e per il lavoro che ha fatto in Basilicata in questi anni. Ovviamente aspettiamo di capire cosa succede sugli altri versanti, perché, parliamoci chiaro, abbiamo anche goduto delle spaccature altrui. Quindi, se gli altri resteranno divisi, come sono al momento, la prova è meno ardua. Se si dovessero unire tutti a sostegno di un candidato unico vedremo, cercheremo di batterli lo stesso. In questi giorni però stiamo assistendo a un dibattito a tratti penoso all'interno del campo del centrosinistra. Noi siamo sereni e sicuri, puntiamo ad allargare la nostra coalizione, il nostro perimetro, ed è un compito che solo Forza Italia e solo Bardi possono svolgere.

Ce la spiega questa vicenda del bus da Napoli, con gli elettori accompagnati a votare da Fulvio Martusciello?

Guardi, è stata un'azione simbolica e propagandistica, messa in atto dal nostro creativo Martusciello, che ha molta fantasia. Ha preso 36 elettori napoletani, molti dei quali hanno la residenza a Pescasseroli, le seconde case sulle montagne abruzzesi, e ha fatto quest'iniziativa per attirare l'attenzione e invitare ad andare a votare. E ci è riuscito, tanto che io e lei ne stiamo ancora parlando. Quindi l'idea è stata efficace evidentemente. Ma parliamo di meno di 50 persone, se fossero rimaste a casa non sarebbe cambiato nulla sul risultato.

Lo scarso risultato ottenuto invece dalla Lega in Abruzzo, che nella Regione è passata dal 27,5% del 2019 al 7,6%, potrebbe creare un problema alla leadership di Salvini. La sua debolezza potrebbe rappresentare un problema anche per il governo?

Il commento più saggio su questo lo ha fatto proprio Salvini: ‘Chi avrebbe mai detto che le Lega avrebbe preso il 7,6% in Abruzzo, percentuale che fa la differenza tra la vittoria e la sconfitta?' Io sto qui dal 1992, la Lega in Abruzzo con queste percentuali per la maggior parte di questi trent'anni non l'avrei mai immaginata. Quindi Salvini, con saggezza, rimpiangerà il 27%, ma considera importante il 7-8%. Quella crescita enorme si era registrata in un momento particolare, adesso non si devono abbattere troppo per questo risultato, che comunque è più di quello che la Lega ha storicamente avuto. E non credo ci saranno problemi per la leadership di Salvini all'interno della Lega.

Oggi la Lega ha presentato un emendamento al dl Elezioni, chiedendo lo stop ai ballottaggi, nel caso in cui, nei comuni al di sopra dei 15mila abitanti, i candidati sindaci raggiungano al primo turno il 40%. Voi siete d'accordo?

È una proposta che condividiamo tutti nel centrodestra, è una legge che esiste già da anni in Sicilia, e che sta adottando anche la Regione Friuli-Venezia Giulia. Non credo però che oggi sia l'occasione giusta per approvarla, quello della Lega è solo un promemoria, un modo per ricordare all'Aula la questione. Condivido il contenuto dell'emendamento, perché a volte al secondo turno vengono eletti sindaci che prendono meno voti dei candidati che hanno perso al primo turno, e si creano delle alterazioni per la bassa partecipazione. La norma è giusta, ma bisogna anche preparare il terreno per una modifica del genere, non penso che i tempi siano maturi per approvarla.

La Lega ha ripresentato anche l'emendamento al dl Elezioni sul terzo mandato per i presidenti di Regione, che è stato bocciato oggi pomeriggio in Senato. La maggioranza si è divisa, solo la Lega ha votato a favore. La posizione di Forza Italia non è cambiata?

Rimaniamo contrari. Loro hanno il diritto di sostenerlo, noi abbiamo il diritto di non condividerlo. Ma non è un tema costitutivo del governo, che può sopravvivere tranquillamente, non crea alcuna rottura all'interno del centrodestra.

In occasione della Leopolda Matteo Renzi ha sparato a zero contro la nuova Forza Italia, dicendo che nel dopo Berlusconi è un partito di "grigi burocrati", che hanno snaturato la visione europeista del suo fondatore. Cerca di puntare al vostro elettorato? Come commenta le sue parole?

Le parole di chi? Boh, non so di chi sta parlando.

Non merita una risposta?

Questo lo ha detto lei.

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