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Elezioni regionali Emilia Romagna 2020

Regionali Emilia Romagna e Calabria, gli iscritti su Rousseau hanno deciso: il M5s parteciperà

Gli iscritti alla piattaforma Rousseau hanno deciso: il Movimento 5 Stelle parteciperà alle prossime elezioni regionali in Emilia Romagna e Calabria. I vertici del M5s, a partire da Luigi Di Maio, chiedevano una sorta di pausa elettorale per potersi preparare al meglio agli Stati Generali. Ha votato contro questa pausa il 70% degli iscritti.
A cura di Stefano Rizzuti
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Gli iscritti del Movimento 5 Stelle hanno deciso: ci saranno le liste pentastellate alle prossime elezioni regionali in Emilia Romagna e Calabria. Il voto degli attivisti M5s è arrivato sulla piattaforma Rousseau e si è opposto alla volontà dei vertici del partito di prendersi una pausa dalle campagne elettorali in vista degli Stati Generali. Ha votato no il 70,6% dei rispondenti, ovvero poco più di 19mila iscritti. A favore della pausa si è espresso il 29,4%, ovvero circa 8mila persone.

Si votava quest’oggi dalle 12 alle 20 per decidere “se il Movimento 5 Stelle debba osservare una pausa elettorale fino a marzo per preparare gli Stati Generali evitando di partecipare alle elezioni di gennaio in Emilia Romagna e Calabria”. Votando sì, in sostanza, si diceva di portare avanti una pausa elettorale evitando di presentare candidature alle prossime elezioni regionali. Votando no, invece, si decideva di saltare la pausa elettorale richiesta anche da Luigi Di Maio e si sceglieva di partecipare alle elezioni. A poter votare erano gli iscritti alla piattaforma, con documento certificato, da almeno sei mesi.

M5s, chi è favorevole alla pausa elettorale

Tra i sostenitori della pausa elettorale c’è sicuramente il capo politico, Luigi Di Maio, che però fa sapere di non aver votato: “Abbiamo bisogno di un po' di tempo per rigenerare obiettivi, organizzazione, identità. Ma se siamo impegnati in una campagna elettorale ogni due mesi, questo è impossibile”, ha detto il ministro degli Esteri. Con lui anche il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli: “Cosa penso? Che il Movimento Cinque stelle debba prendersi del tempo per riflettere, per ricostruirsi e per rivedere alcuni equilibri fondamentali. Per farlo la componente tempo è prioritaria. Non possiamo fare questo percorso, insieme, stando costantemente in campagna elettorale e governando al contempo il Paese. Per questo personalmente voterò sì, ma l'ultima parola è degli iscritti”. Ancora, favorevole alla pausa è anche il ministro per lo Sport, Vincenzo Spadafora: "Fermiamoci a riflettere su come migliorare il Movimento, anche alla luce dei risultati elettorali che non ci hanno premiato a livello locale, e su come rilanciare con nuove idee la nostra visione dell’Italia per i prossimi 10 o 20 anni".

Voto Rousseau, chi protesta contro la pausa elettorale

Ma l’idea di non presentare liste alle prossime elezioni regionali non convince molti esponenti di spicco del M5s, a partire da quelli dei due territori coinvolti: Emilia Romagna e Calabria. Tanto che Paolo Parentela ha deciso di dimettersi dal ruolo di coordinatore della campagna elettorale calabrese. Protesta su Facebook anche Maria Edera Spadoni, vicepresidente della Camera: “Chi si ferma è perduto. L'Emilia Romagna è stata la culla del Movimento Cinque Stelle dieci anni fa. Per noi tutti un onore. L'Emilia Romagna combatte con la Calabria la lotta al cancro della ‘ndrangheta. Insieme vogliamo continuare a combattere per queste due splendide regioni, eleggendo le sentinelle dei cittadini nelle Regioni Emilia Romagna e Calabria. Io dico No alla pausa elettorale”.

Contraria alla pausa elettorale anche Barbara Lezzi, senatrice ed ex ministro per il Sud: “Ho votato no. Non intendo mettermi in pausa. Mi dispiace per chi la pensa diversamente ma io non credo a un Movimento Spadaforizzato”. Negativo il parere anche di Anna Laura Orrico, sottosegretario ai Beni culturali e unica calabrese del M5s a far parte del governo: “La Calabria ha bisogno di avere un rappresentante del Movimento 5 Stelle all’interno del Consiglio regionale, così come avrebbe bisogno di avere un presidente e una giunta regionale a 5 Stelle, capaci di possedere una visione e avviare un concreto percorso di rinascita per quella che è da sempre considerata la Cenerentola d’Italia”.

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