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Elezioni regionali 2024

Regionali, chi sono i candidati governatori alle elezioni in Abruzzo, Basilicata, Piemonte e Umbria

Il centrodestra ha raggiunto l’accordo sulle candidature alle prossime regionali, in Piemonte, Basilicata e Umbria: si tratta dei governatori uscenti Cirio, Bardi e Tesei. Nel centrosinistra le trattative vanno avanti.
A cura di Annalisa Cangemi
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Le discussioni e i veleni tra gli alleati nella scelta del candidato governatore per la Sardegna non ha giovato al centrodestra. Dopo la sconfitta alle ultime elezioni regionali la maggioranza corre ai ripari. Per evitare che ancora una volta le divisioni all'interno della coalizione possano influire negativamente sull'esito del voto, il centrodestra si è affrettato a trovare l'intesa sui governatori per le prossime tornate elettorali. Ieri sera è infatti stato raggiunto l'accordo sui governatori, appena due giorni dopo il primo insuccesso subito da Meloni da quando il suo governo si è in carica: alle elezioni in Basilicata, Piemonte e Umbria il centrodestra schiera i governatori attualmente in carica, cioè Vito Bardi, Alberto Cirio e Donatella Tesei. I primi due sono in quota Forza Italia, la terza è della Lega.

L'intesa è stata comunicata con una nota congiunta del centrodestra: "I presidenti di Basilicata, Piemonte ed Umbria che hanno ben governato saranno i candidati di tutto il centrodestra unito ai prossimi appuntamenti elettorali regionali", scrivono gli alleati, precisando che "si tratta della conferma del Presidente Vito Bardi per la Lucania, del presidente Alberto Cirio per il Piemonte e della Presidente Donatella Tesei per l'Umbria".

"La decisione adottata ieri da tutti va nella giusta direzione di consolidare il centrodestra, che dimostra ancora una volta la propria coesione", ha detto oggi il leader di Forza Italia e vicepremier Antonio Tajani, in merito all'intesa raggiunta sulla conferma delle candidature dei presidenti uscenti. "Siamo assolutamente soddisfatti, lo abbiamo sempre detto che si sarebbe trovato un accordo – ha aggiunto Tajani -. Questo rafforza la coalizione, i candidati. Le candidature fatte in anticipo permettono di pianificare la campagna elettorale e di allargare anche i consensi. Noi guardiamo a tutte le forze di centro per quanto riguarda i nostri due candidati, che sono Bardi e Cirio: allargare i confini della coalizione di centrodestra per avere noi il campo il più largo possibile, senza rinunciare alle nostre idee. Cirio e Bardi sono candidati seri, che hanno fatto bene".

Il prossimo 10 marzo le elezioni in Abruzzo

La compattezza del centrodestra da ricercare a tutti i costi, in vista del prossimo appuntamento elettorale. E questa volta Meloni non può permettersi di sbagliare. In Abruzzo si vota domenica 10 marzo e i candidati sono due: il governatore uscente Marco Marsilio per il centrodestra, uomo molto vicino a Meloni; e l'ex rettore dell'università di Teramo, Luciano D'Amico per il campo progressista. Anche questa volta, come già accaduto per la chiusura della campagna elettorale sarda, i tre leader della coalizione, Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani, si vedranno a Pescara, per un comizio di coalizione.

Marsilio nel 2019 ottenne il 48% delle preferenze, diventando il primo presidente di regione di Fratelli d'Italia. D'Amico dal canto suo può contare sull'appoggio di un campo larghissimo, che va dal Pd ad Azione e fino ai Cinque Stelle. Se Salvini si è detto "assolutamente ottimista" sulla vittoria del centrodestra, il centrosinistra spera in un ‘effetto domino' dopo la vittoria di Alessandra Todde in Sardegna.

Quando si vota in Piemonte, Basilicata e Umbria

In Piemonte si voterà in concomitanza con le prossime elezioni europee, cioè l'8 e 9 giugno, sabato e domenica. Qui il centrosinistra non ha ancora raggiunto un accordo per un candidato comune, che potrebbe tentare di strappare la Regione ad Alberto Cirio. Per la partita ha dato la sua disponibilità Chiara Gribaudo, deputata e vice presidente del Pd. La trattativa sta andando avanti in questi giorni.

In Basilicata invece si vota il 21 e 22 aprile. Per il centrodestra in campo c'è dunque Vito Bardi, eletto nel 2019 con il sostegno di cinque liste tra cui quelle di Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia. Neanche in questo caso è stata ancora raggiunta un'intesa nel centrosinistra, e Angelo Chiorazzo, candidato di ‘Basilicata casa comune' alla presidenza della Regione Basilicata che da tempo aspetta l'investitura da Pd e M5s, ieri ha lanciato un appello, sulla scia del risultato sardo: "La Basilicata abbia lo stesso coraggio della Sardegna", ha detto, "È la prima vittoria dell'alleanza Pd-M5s ed è la prima volta da quasi dieci anni in cui il centrosinistra vince in una regione precedentemente amministrata dalla destra, cosa che speriamo di poter fare anche noi in Basilicata". Il Pd sarebbe disposto a sostenerlo, meno convinto il M5s. E se Azione ha espresso la sua contrarietà, Italia viva ha proposto le primarie nella Regione.

Per le elezioni regionali in Umbria una data ancora non c'è, ma si andrà alle urne in autunno. Potrebbe essere ancora una volta un campo largo Pd-M5s a contendere la Regione all'uscente Donatella Tesei (Lega). Ma un'intesa ancora non c'è.

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