Regionali Calabria, Berlusconi e le battute sessiste su Jole Santelli: “Non me l’ha mai data”
Durante un comizio in Calabria, a Tropea, in vista delle elezioni regionali di domenica 26 gennaio, Silvio Berlusconi, presentando la candidata per il centrodestra Jole Santelli (Forza Italia), ha fatto una battuta sessista a effetto: "La conosco da 26 anni, non me l'ha mai data". La frase infelice ha scatenato subito indignazione, non solo da parte di parlamentari donne, ma anche nella società civile.
"È una donna piena di difetti, pensate che in 26 anni non me l'ha mai data. Adesso è rimasta anche senza voce, era perfetta perché non poteva neanche andarlo a raccontare". Ma il Cav non si è fermato qui. Durante una conferenza stampa a Lamezia la candidata del centrodestra, con un filo di voce, ha spiegato il motivo della sua raucedine: "Ho avuto 11-12 incontri al giorno". Così non si è lasciato sfuggire una battuta allusiva con un sorriso malizioso: "Perbacco!"
Poi ha proseguito: "Sono disponibile a lavorare con Jole Santelli. Abbiamo una collaborazione ultraventennale. Ricordo che aveva una capacità straordinaria nel risolvere i problemi. E credo che sarà cosi anche nel governo della Calabria. Al contrario di quello che fa la sinistra, che privilegia il rapporto amicale – ha aggiunto – lei sceglierà sulla base della competenza e dell'esperienza".
Quest'attestato di stima non è però bastato a oscurare le gaffe: "Le battute di Berlusconi sulle donne sono rivelatrici della cultura sessista che alberga nel centrodestra. La candidata Presidente della Regione Jole Santelli, anziché abbozzare e sorridere, è ancora in tempo per prendere le distanze pubblicamente e dissociarsi da questo turpiloquio che umilia le donne. Purtroppo, temiamo che non lo farà perché lei, la Lega, Forza Italia e tutto il mondo di centrodestra rappresentano il Medioevo. Ecco perché domenica è importante sostenere il Movimento 5 Stelle, in Calabria siamo l'unica forza che garantirà ai cittadini un futuro migliore e più dignitoso", ha scritto l'europarlamentare del Movimento 5 Stelle Laura Ferrara.
"Incommentabile il tentativo di utilizzo di una trovata comunicativa da parte degli apparati che lavorano per conto di Silvio Berlusconi a cui va aggiunta la incredibile risata di una oramai vuota di contenuti Jole Santelli. Si tenta di utilizzare la reazione delle donne ad un messaggio del bunga-bunga per rendere complice la Santelli della sceneggiata", ha detto Maria Saladino, capolista Pd nel collegio Cosenza Nord alle regionali, già candidata alle primarie nazionali dem per la segreteria.
"Il problema serio è la mancanza di contenuti di una donna e di una candidatura che la porta ad arrampicarsi sugli specchi mettendo a disposizione la dignità delle donne che avrebbero preferito e forse premiato una reazione della stessa verso il sistema Berlusconi – ha aggiunto Saladino -. Io come candidata e come Donna voglio segnalare alla opinione pubblica la mancanza di rispetto verso gli elettori davanti ad un tentativo cosi indecoroso di plagio elettorale. Ritengo invece I miei corregionali pronti a valutare e penalizzare il vuoto ‘santelliano' premiando il valore della candidatura alla Presidenza di Callipo. Callipo incontra ed ascolta la gente, non progetta plagi ma programma ed offre soluzioni per sanare i ritardi, forse incolmabili, prodotti da una classe parlamentare inefficiente che la Santelli bene incarna".
"Silvio Berlusconi è arrivato in Calabria per mortificare la dignità delle donne. La Santelli, invece di scoppiare a ridere, avrebbe dovuto abbandonare il palco", ha detto il commissario del Partito democratico della Calabria, Stefano Graziano.
Berlusconi si difende: "Tante donne nel mio partito"
Silvio Berlusconi ha respinto le accuse di sessismo per le sue battute sulla candidata Jole Santelli: "Dopo la mia battuta di stamattina mi hanno dato del razzista" mi hanno detto che "non considererei le donne, di tutto mi hanno detto. Ma io le considero. Ho più donne che uomini nel partito, abbiamo una donna nostra al vertice del Senato, una vice presidente della Camera, due donne a capo dei gruppi parlamentari. Anche nelle mie aziende c'è una percentuale alta di donne, così come era nei miei consigli de ministri".