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Elezioni regionali 2024

Regionali Abruzzo, Meloni sul palco con Salvini e Tajani: “A sinistra si vergognano di essere alleati”

Giorgia Meloni, insieme a Matteo Salvini e Antonio Tajani, ha chiuso la campagna elettorale per le regionali in Abruzzo insieme al candidato Marco Marsilio, che è anche il presidente uscente. Dal palco la presidente del Consiglio ha attaccato gli avversari, dicendo che nella coalizione che sostiene Luciano D’Amico “sono alleati, ma si vergognano a dirlo”.
A cura di Luca Pons
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"Cinque anni fa Marco Marsilio ha fatto un'impresa e mi piacerebbe che ne facesse un'altra: essere il primo presidente ad essere confermato per il secondo mandato", ha detto Giorgia Meloni durante il comizio conclusivo della campagna elettorale di Marco Marsilio, candidato presidente della Regione Abruzzo per il centrodestra. L'evento si è svolto con tempi più stretti del previsto, dato che la pioggia ha costretto i presenti ad accorciare i propri interventi: "Tutte le volte che vengo a Pescara, quando salgo sul palco piove. Però l'ultima volta che è successo erano le elezioni politiche e io sono diventata presidente del Consiglio", ha scherzato Meloni.

In vista delle elezioni di domenica 10 marzo, dove Marsilio dovrebbe partire avvantaggiato ma le opposizioni si presentano coalizzate a sostegno di un unico candidato (l'ex rettore dell'Università di Teramo Luciano D'Amico), Meloni ha attaccato proprio gli avversari: "Ho visto cose incredibili in questa campagna elettorale: Conte che diceva che non era alleato con Renzi, Renzi che diceva che non è alleato con Conte, e Calenda che diceva che erano tutte balle. Sono tutti alleati, ma si vergognano a dirlo. Però se ti vergogni, non dovresti farlo: così io intendo la politica".

Meloni ha ribadito che il centrodestra è unito e solido: "Non veniamo in Abruzzo a sostenere un signore che ci chiede di non presentarci in campagna elettorale perché si vergogna, noi veniamo qui e ci mettiamo la faccia", ha detto. Il riferimento è alle elezioni regionali in Sardegna: Alessandra Todde, candidata di Pd e Movimento 5 stelle che è poi risultata vincitrice, aveva deciso di svolgere l'ultimo evento della sua campagna elettorale senza i rispettivi leader di partito, nonostante da Elly Schlein e Giuseppe Conte fosse arrivata la disponibilità per un palco condiviso. "I risultati in Abruzzo – ha continuato Meloni – sono frutto della nostra compattezza. Poi c'è la realtà che raccontano i giornali di sinistra, frutto dei loro sogni notturni. Noi siamo insieme per scelta, e non per interesse. Abbiamo le nostre sfumature ma sappiamo quale Italia vogliamo costruire".

Prima di Meloni sul palco è salito anche Matteo Salvini, che ha svolto un intervento piuttosto breve. Il leader della Lega ha toccato molti dei punti su cui torna nei suoi comizi: dal "fanatismo islamico" alla carne finta, fino alle forze dell'ordine. E ha concluso con un appello: "Viva l'Abruzzo, viva Marsilio, viva la Lega, viva la libertà. Andiamo a vincere". Prima ancora era stato il turno di Antonio Tajani: "Matteo fa la dieta e ha scommesso un caffè che vinceremo, io scommetto arrosticini e una bella frittura di pesce. Marsilio vincerà senza fare false promesse, senza insultare nessuno, ma facendo e andando avanti con il coraggio dei marinai e con il passo sicuro degli alpini abruzzesi". Al termine dell'evento, è stato suonato l'inno d'Italia mentre i leader sono tornati sul palco. Non c'era più però Matteo Salvini, forse andato via in anticipo.

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