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Omicidio Giulio Regeni

Regeni, ora anche Parlamento Ue vuole rompere i rapporti con l’Egitto: M5S presenta risoluzione

Gli europarlamentari del M5S vogliono dare anche a livello europeo un segnale forte all’Egitto, sulla scia della decisione del Parlamento italiano: “Abbiamo presentato al Parlamento europeo una risoluzione in cui chiediamo che il Parlamento europeo interrompa le proprie relazioni diplomatiche con la controparte egiziana. A tre anni dall’omicidio Regeni le autorità egiziane rifiutano di cooperare con quelle italiane e non è stata ancora fatta giustizia”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il Parlamento Ue segue l'esempio di quello italiano. Come avevano preannunciato già gli europarlamentari, il M5S vuole dare anche a livello europeo un segnale forte all'Egitto, per il caso di Giulio Regeni, il ricercatore rapito il 25 gennaio 2016 e brutalmente ucciso, affinché le autorità del Paese nordafricano mostrino una piena collaborazione nelle indagini. Una collaborazione che fino a questo momento non si è registrata. "Abbiamo presentato al Parlamento europeo una risoluzione in cui chiediamo che il Parlamento europeo interrompa le proprie relazioni diplomatiche con la controparte egiziana. A tre anni dall’omicidio Regeni le autorità egiziane rifiutano di cooperare con quelle italiane e non è stata ancora fatta giustizia. Questa mancanza di cooperazione è intollerabile. Il Parlamento europeo segua l’esempio della Camera dei Deputati", hanno detto Fabio Massimo Castaldo e Ignazio Corrao, in una nota.

"Nella risoluzione presentata dal gruppo EFDD riaffermiamo la nostra contrarietà per il rifiuto egiziano di identificare gli agenti coinvolti, oltre ad esprimere nuovamente solidarietà e supporto alla famiglia. Regeni non era solo un cittadino italiano, ma anche un cittadino europeo. Ecco perché siamo convinti che anche l’UE debba valutare le misure diplomatiche necessarie per mettere pressione sulle autorità egiziane. Il Parlamento europeo continuerà a spingere affinché le autorità europee continuino a lavorare con quelle egiziane fino a quando non sarà stabilita la verità".

Il presidente della Camera Roberto Fico si è già mosso in questa direzione: "Con grande rammarico annuncio ufficialmente che la Camera dei deputati sospenderà ogni tipo di relazione diplomatica con il Parlamento egiziano fino a quando non ci sarà una svolta vera nelle indagini e un processo che sia risolutivo", ha dichiarato lo scorso 29 novembre. "Durante il dibattito al Parlamento europeo tenutosi nel marzo 2016, molte voci si erano levate biasimando il comportamento delle autorità egiziane. A distanza di anni ben poco è cambiato. È arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti. Ringraziamo il Presidente della Camera Roberto Fico per aver fugato ogni ipocrisia. Vogliamo verità e giustizia per Giulio", ha detto Castaldo.

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