Domenica 12 e lunedì 13 giugno gli elettori saranno chiamati ad esprimersi su quattro quesiti referendari, riguardanti l'acqua pubblica, la costruzione di nuove centrali nucleari e il cosiddetto legittimo impedimento. Va subito sottolineato come la scelta della data abbia provocato furiose polemiche, con il Ministro Roberto Maroni che ha preferito rinunciare all'election day che avrebbe accorpato i referendum 2011 ad uno dei due turni delle elezioni amministrative, con un elevato risparmio economico quantificabile in circa 250 milioni di euro.
In ogni caso, il quarto quesito referendario di cui vi stiamo parlando, riguarda il cosiddetto "legittimo impedimento" e più nel dettaglio si chiede ai cittadini di esprimersi in merito alla: "Abrogazione della legge 7 aprile 2010, n. 51 in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale". Sulla scheda il quesito verrà posto in maniera abbastanza sintetica:
Volete voi che siano abrogati l'articolo 1, commi 1, 2, 3, 5 e 6, nonché l'articolo 2, della legge 7 aprile 2010, n. 51, recante "Disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza"?
Sul quesito la battaglia è chiaramente tutta politica, con il comitato per il si (sito internet http://www.sireferendum2011.it/), animato soprattutto dai movimenti civici vicini all'Italia dei Valori, che sta nelle ultime settimane producendo una serie di contenuti a sostegno dell'intera campagna referendaria e chiaramente con l'obiettivo del raggiungimento del quorum (vale la pena ricordare che in Italia il quorum non viene raggiunto dal 1995).
