Referendum, Sì e No ora sono vicinissimi: la lotta è sugli indecisi
Sarà una corsa all’ultimo voto, o meglio, all’ultimo indeciso. È questo il dato più rilevante che emerge dagli ultimi sondaggi sul referendum costituzionale del 4 dicembre prossimo, nel quale gli italiani saranno chiamati a esprimersi sulla riforma della Carta che porta la firma del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e del ministro per le Riforme e i Rapporti col Parlamento Maria Elena Boschi.
Stando alla rilevazione effettuata dall’istituto IPR Marketing per la trasmissione di RaiUno Porta a Porta, infatti, il No resterebbe ancora in vantaggio, ma nel quadro di una evidente rimonta del fronte del Sì. Se si votasse oggi, dunque, l’affluenza sarebbe intorno al 49% (ricordiamo che non è necessario il raggiungimento del quorum, dal momento che si tratta di un referendum costituzionale) e il No vincerebbe con il 50,8% dei consensi. Il Sì si fermerebbe al 49,2 ma con un recupero dello 0,7% in una settimana. Interessante anche il dato sugli indecisi, che rappresentano il 17% del totale di coloro che si sono detti intenzionati a recarsi alle urne: è probabilmente su tale bacino che si concentreranno le ultime settimane di campagna elettorale.
Leggermente diverso il dato rilevato da Scenari Politici – Winpoll per Huffingtonpost: in questo caso il fronte del No è accreditato di un ben più tranquillizzante 52% dei consensi, mentre l’affluenza alle urne è valutata in un 54% degli aventi diritto.
Ricordiamo che il testo sul quale gli italiani si troveranno a esprimersi è il seguente:
“Approvate il testo della legge costituzionale concernente “disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione”, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?”