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Salvini alza la posta: pronta legge contro ricongiungimenti familiari e per togliere cittadinanza a chi delinque

Matteo Salvini chiude all’ipotesi di avviare un tavolo con Forza Italia e FdI per discutere di cittadinanza. Non solo, il leader ha annunciato che la Lega proporrà una restrizione sui ricongiungimenti familiari e una legge per togliere la cittadinanza agli immigrati che “delinquono nel nostro Paese”.
A cura di Giulia Casula
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Si continua a parlare di riforma della cittadinanza. Per la Lega "è fuori discussione che il centrodestra possa approvare Ius Scholae o Ius Soli o scorciatoie per la cittadinanza agli stranieri". A dirlo è il vicepremier Matteo Salvini che, in visita a Genova, chiude all'ipotesi di avviare un tavolo per discutere della questione con gli alleati.

Non solo, il leader del Carroccio ha annunciato che in Via Bellerio si sta lavorando a una legge ad hoc per revocare la cittadinanza agli immigrati ‘delinquenti'. "Per la Lega proporremo una restrizione sia sui ricongiungimenti familiari, che spesso aggirano la normativa, sia una legge apposita per togliere la cittadinanza agli immigrati che delinquono nel nostro Paese", ha dichiarato.

Quello di Salvini sulla cittadinanza è un no secco che arriva all'indirizzo dei colleghi azzurri e in particolare di Antonio Tajani, che negli scorsi giorni aveva dichiarato di essere a lavoro per formulare una proposta di riforma targata Forza Italia. Dopo il rifiuto di appoggiare l'emendamento di Azione sullo Ius scholae, il ministro degli Esteri aveva chiarito di essere ancora favorevole a modificare la legge sulla cittadinanza ma di non volersi prestare ai ‘giochi politici' del centrosinistra.

I propositi del forzista però dovranno scontrarsi con la realtà dei fatti: Fratelli d'Italia e Lega non hanno alcuna intenzione di avviare un dibattito interno. La stessa Giorgia Meloni ha ribadito che la legge del 1992 è "ottima" e che all'Italia non ne serve una nuova. Sulla scia delle dichiarazioni della premier, anche il leader del Carroccio è tornato a insistere sul fatto che ‘la normativa va bene così'.

Eppure, nelle ultime ore, il portale del ministero della Giustizia ha segnato oltre 630mila sottoscrizioni per il referendum sulla cittadinanza, lanciato a inizio settembre dal segretario di +Europa, Riccardo Magi. Invitato dai giornalisti a commentare il boom di adesioni raggiunto dall'iniziativa, Salvini ha replicato che l'Italia è "il Paese europeo che dà più cittadinanze rispetto a tutti gli altri. Non c'è bisogno di inventarsi nulla", ha proseguito.

Sempre dalla Lega, nella giornata di ieri, era arrivata la proposta del senatore Claudio Borghi di abolire la raccolta firme online, da lui ritenute ‘meno valide' di quelle sottoscritte in presenza, con carta e penna.

Ad ogni modo, il leader del Carroccio sul referendum ha dichiarato che se indetto, una volta completati i controlli tecnici della Cassazione e ottenuto il giudizio di ammissibilità dalla Corte costituzionale, andrà a votarlo, ma che secondo lui il problema resta "esattamente il contrario: non darne di più e più in fretta, ma togliere la cittadinanza a chi non se la merita", ha concluso.

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