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Referendum costituzionale 20 e 21 settembre 2020

Referendum, Renzi: “Voto inutile, la mia riforma costituzionale tornerà di moda”

Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, torna a definire inutile il voto per il referendum costituzionale sul taglio del numero dei parlamentari previsto il 20 e 21 settembre. Allo stesso tempo, l’ex presidente del Consiglio torna a parlare della riforma costituzionale da lui proposta quando era al governo: “Tornerà di moda nei prossimi anni”.
A cura di Stefano Rizzuti
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La discussione sul referendum sul taglio del numero dei parlamentari che si terrà il 20 e 21 settembre non entusiasma Matteo Renzi. Il leader di Italia Viva torna a dire che il voto referendarioè abbastanza inutile: riduce il numero dei parlamentari e, sono molto laico, non mi sembra il punto decisivo”. A Rtl Renzi ritorna invece sulla sua riforma costituzionale, poi bocciata dagli elettori: “La nostra riforma, che tornerà di moda nei prossimi anni”, modificava anche il rapporto tra le Camere e tra Stato e Regioni, spiega.

Renzi: con Grillo causa aperta da un 1 milione

Renzi parla, sia a Rtl che ad Agorà, su Rai 3, anche di Beppe Grillo: “Su Beppe Grillo non ce la faccio a dire una cosa buona. Da ragazzo andavo agli spettacoli di Grillo con entusiasmo ma quando l'ho visto all'opera ho visto la negazione degli ideali in cui credevo. Gli ho fatto anche causa”. Una causa “aperta da un milione: a differenza del Pd non ritiro nessuna querela”, afferma ancora il leader di Italia Viva. Che poi parla del Movimento 5 Stelle, ora suo alleato di governo: “Sforzandomi di trovare una cosa positiva del M5s è che un anno e mezzo fa Di Maio andava dai gilet gialli oggi sta con Macron, la loro europeizzazione è stata un segno di intelligenza”. Poi aggiunge: “Zingaretti sa perfettamente che noi abbiamo fatto un governo per mandare a casa Salvini, ma io non voglio morire grillino, voglio vivere democratico, riformista e liberale”.

Mes, per Renzi alla fine M5s cambierà idea

Il leader di Italia Viva parla anche del Mes, in riferimento soprattutto al Movimento 5 Stelle: "Le condizioni del Mes sono migliori di quelle del Recovery. M5s, per coerenza, dovrebbe dire no anche al Recovery. Hanno cambiato idea su Tav, Mattarella, Gilet Gialli, cambieranno idea anche su questo… È una posizione ideologica che passerà dopo le regionali".

Il no di Renzi al rimpasto di governo

Parlando ancora del governo, il leader di Iv si dice contrario a un rimpasto: “Per me il rimpasto non è soltanto un errore politico ma costituzionalmente impossibile. Nella nostra Costituzione il presidente del Consiglio non può cambiare un ministro, quindi questa storia del rimpasto è chiaramente una invenzione giornalistica. Io penso che qui ci sia un problema enorme, il lavoro. Non sono una mammoletta, io li ho fatti i giochi della politica, so come ci si muove in Parlamento. Ma oggi non è il tempo del gioco parlamentare”.

Renzi: Ue ci ha dato una mano, non è stata cattiva

Altro capitolo affrontato da Renzi è quello relativo all’Unione europea: “Sono soddisfatto che noi come Italia abbiamo ottenuto la possibilità di spendere 200 miliardi di euro per far fronte alla più grave crisi economica del dopoguerra. Non era scontato. L'Europa non è stata cattiva, ha dato una mano. L’occasione non ricapita, è come la cometa di Halley. Non ricapiterà per decenni. La cosa peggiore che possa succedere è buttare via i soldi”.

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