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Referendum, Renzi: “Lettera a tutti per il Sì, querelo chi dice che sono soldi di stato”

Il premier ribadisce la volontà di inviare una lettera per il Sì agli italiani all’estero e a quelli in patria, ricordando che l’iniziativa non viene finanziata con risorse statali.
A cura di Redazione
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Renzi vs Ragioni del No
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La partita referendaria del 4 dicembre si gioca anche oltre i confini nazionali, dove risiedono più di quattro milioni di italiani. Ne è consapevole il Pd che, come aveva anticipato la ministra Boschi, avrebbe inviato ai connazionali fuori dall'Italia una lettera per incoraggiarli a votare sì. Alcuni tra i principali rappresentanti dei comitati per il No ebbero da ridire circa la provenienza dei fondi e l'ipotetica violazione della privacy. La polemica, che a nostro parere non può vertere sull'illegalità dell'iniziativa, ha indotto Renzi ad avvertire, nel corso di un'iniziativa per il Sì a Potenza, che "tutti quelli che dicono che spendiamo soldi pubblici per farlo li quereliamo, poi facciamo un bellissimo fondo e diamo in beneficenza il risarcimento danni". A Matera il premier ha mostrato anche il depliant che invierà a tutti gli italiani, nel quale si illustra sinteticamente com'è il sistema oggi e come sarebbe nel caso di vittoria del Sì. Trovano spazio nelle pagine centrali dello stesso depliant alcuni selezionati volti dei rappresentanti del No: Ciriaco De Mita, Renato Brunetta, Silvio Berlusconi e Massimo D'Alema. Quest'ultimo ha assicurato nella settimana appena trascorsa che avrebbe inoltrato anche lui una lettera agli italiani in cui li avrebbe invitati a respingere la riforma costituzionale sostenuta dal Governo.

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