Referendum per l’abolizione del reddito di cittadinanza, Renzi: “Martedì depositiamo il quesito”
Stavolta forse ci siamo. Dopo averlo detto in ogni uscita pubblica nell'ultimo anno, dopo averci aperto comizi e incontri, dopo averlo ribadito dagli scranni del Senato, Matteo Renzi è pronto a fare sul serio sul referendum per abolire il reddito di cittadinanza. Il leader di Italia Viva, un anno fa per la prima volta, aveva detto ripetutamente che avrebbe cominciato a raccogliere le firme, mettendo la misura a sostegno del reddito – bandiera del Movimento 5 Stelle – tra i suoi argomenti più frequenti e tra gli esempi di una politica sbagliata. Dopo il flop della petizione lanciata sul sito di Italia Viva, che ha raccolto cinquemila firme, ora il senatore fiorentino è pronto: "Martedì mattina alle 10 saremo a depositare in Cassazione il quesito referendario per abolire il reddito di cittadinanza", ha detto aprendo l'assemblea di Italia Viva.
Insomma, dopo un anno di polemica Renzi ha scelto senz'altro un momento delicato per andare a depositare il quesito referendario. La crisi di governo che potrebbe scatenarsi la settimana prossima vede al centro delle tensioni maggiori proprio il Movimento 5 Stelle, che sta ancora decidendo se rinnovare o meno la fiducia e l'appoggio all'esecutivo guidato da Draghi. Uno dei problemi che hanno portato alla crisi di questi giorni, tra l'altro, è proprio il reddito di cittadinanza, che è stato inserito nella famosa lista di richieste in nove punti consegnata da Conte a Draghi.
Il momento, però, potrebbe essere sbagliato anche per un altro motivo: la legge prevede che non si possano presentare referendum abrogativi "nell'anno anteriore alla scadenza di una delle due Camere e nei sei mesi successivi alla data di convocazione dei comizi elettorali per l'elezione di una delle Camere medesime". Avevamo già fatto questi conteggi tempo fa, e la prima data utile per votarlo sarebbe stata la primavera del 2025.
In ogni caso Renzi sembra aver deciso, stavolta. Nelle settimane scorse era stato un importante esponente di Italia Viva come Luigi Marattin a garantire che il referendum contro il reddito di cittadinanza si sarebbe fatto. Certo dopo un anno di annunci e contro-annunci bisognerà capire se Renzi, martedì prossimo, si presenterà davvero in Cassazione. Quesito referendario alla mano.