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Referendum nucleare, Berlusconi: “Si chiede ai cittadini di votare sul nulla”

Nel corso di una telefonata a Mattino 5, Silvio Berlusconi ha dichiarato che il governo rispetterà l’esito del referendum sul nucleare, nonostante “i cittadini siano chiamati a votare sul nulla”. Il Presidente del Consiglio ha anche parlato del nuovo assetto del Pdl.
A cura di Alfonso Biondi
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Presidente del Consiglio

Dopo il sì della Cassazione al referendum sul nucleare, il dibattito sulla consultazione del 12 e 13 giugno entra finalmente nel vivo. Oggi è intervenuto sulla questione anche Silvio Berlusconi che, in una telefonata a Mattino 5, ha ribadito la linea del partito: "Non daremo nessuna indicazione ai nostri sostenitori- ha detto- che avranno anzi libertà di scelta, anche se questi referendum nascono da iniziative demagogiche". Il Presidente del Consiglio ha spiegato che l'esecutivo rispetterà l'esito della consultazione, nonostante molte perplessità legate al fatto che "le norme sulla localizzazione delle centrali sono state già abrogate e quindi si chiede ai cittadini di votare sul nulla". Il riferimento, chiarissimo, è al decreto omnibus, il decreto calderone nel quale la maggioranza ha infilato una moratoria sull'atomico.

Berlusconi è anche tornato sulle recenti elezioni amministrative che hanno fatto segnare una chiara vittoria del centrosinistra. Come al solito il Cavaliere non s'è fatto prendere dal pessimismo e, pur riconoscendo la sconfitta, ha dichiarato: "Abbiamo subito un gol ma continuiamo a vincere e a condurre per 4-1", sottolineando che dal 2008 la compagine governativa ha sempre vinto.

Nel corso della telefonata si è parlato anche del nuovo assetto del Pdl e del ruolo del nuovo coordinatore Angelino Alfano che per Berlusconi "avrà tutti i poteri che gli verranno delegati attraverso la modifica dello statuto". E sulle primarie s'è detto possibilista: "non sono contrario- ha detto-, purché si arrivi ad essere certi che i votanti siano davvero sostenitori del nostro partito e non infiltrati della sinistra". L'ultimo tema su cui si è concentrato Berlusconi è stata la riforma fiscale, per la quale non metterà fretta a Tremonti, con cui- assicura- i rapporti sono ottimi: "gli italiani dovrebbero fare un monumento a Tremonti e a tutto il governo perché stiamo riuscendo ad uscire dalla crisi senza aver adottato le misure che gli altri Paesi europei hanno adottato".

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