Referendum nucleare 2011: il punto della situazione e gli appelli al voto
Dopo una lunga attesa arriva la decisione della Cassazione: il 12 e 13 giugno ci sarà anche il referendum sul nucleare tra i quesiti che gli italiani dovranno votare. La pronuncia della Corte è seguita al decreto omnibus del governo che conteneva la moratoria sul nucleare, che avrebbe di fatto escluso il quesito sull'energia atomica dalle votazioni.
Il governo Berlusconi aveva deciso di stoppare il cammino verso il nucleare in effetti rimandandolo di qualche anno, mentre l'abrogazione referendaria delle norme che riguardano le nuove centrali prevederebbe l'interruzione del dibattito per un lungo periodo di tempo. Anche se i più polemici (o forse i più realisti), come il presidente dei Verdi Angelo Bonelli, hanno ipotizzato che dietro la "sospensione" delle norme sul nucleare vi fosse un escamotage per boicottare gli altri 3 referendum, i due sull'acqua e quello sul legittimo impedimento.
Molto "interessante" è la reazione del leader di Sinistra ecologia e libertà Nichi Vendola che, alla notizia del sì della cassazione, ha dichiarato che questa è una vittoria dell'antiberlusconismo, fatto non di insulti o di rancori, ma di reale interesse per il "bene comune". Altrettanto stimolante è quella di Oliviero Diliberto, segretario del Partito dei comunisti italiani, che ha esultato per la vittoria della democrazia "contro l'arroganza e i soprusi".
Intanto agguerrita è la campagna indetta dal Pd e dal suo segretario, Pier Luigi Bersani, affinché sia raggiunto il quorum e il risultato possa essere un'ulteriore conferma della fine del berlusconismo, già messo a dura prova dalle elezioni amministrative. Il referendum è stato in realtà chiesto dall'Italia dei Valori con l'appoggio e il sostegno di tutta l'opposizione e di più di 80 associazioni, riunite nel comitato "Vota sì per fermare il nucleare". Tra queste, spicca l'impegno e la dedizione di Greenpeace che, all'urlo di “Da Milano e Palermo fermiamo il nucleare", si è servita anche della partita Inter-Palermo per invitare al voto.
Molti anche i vip e gli artisti che hanno deciso di sostenere il sì al referendum sul nucleare: accorato l'appello di Gino Paoli, che considera questi quesiti "degli insulti all'umanità, degli attentati alla dignità dell'essere umano. Chiunque abbia un minimo di buon senso, di amor proprio e di cervello, questa volta deve veramente andare a fare il suo dovere, andando a votare, perché il voto è l'unica maniera e misura che abbiamo per cambiare le cose".
La delibera di oggi della Cassazione rappresenta una vittoria dei "referendari" anche se ad esprimersi in ultima istanza sarà il 7 giugno la Corte Costituzionale.