Referendum ed elezioni comunali 2022, le regole sulle mascherine e per i positivi al Covid
Mascherina e mani igienizzate. Per votare il prossimo 12 giugno per referendum sulla giustizia e amministrative si dovranno seguire obbligatoriamente una serie di regole Covid, come previsto da una circolare del ministero della Salute. Non sarà indispensabile, ma solo raccomandato, presentarsi ai seggi con un dispositivo di protezione (che sia almeno una mascherina chirurgica) e utilizzare i gel messi a disposizione dagli scrutatori per igienizzare le mani.
A terra e sulle pareti, poi, un'apposita segnaletica indicherà i percorsi da seguire e bisognerà mantenere una distanza interpersonale di almeno un metro, evitando assembramenti. Dopo essere entrati nel seggio e prima di ricevere la scheda elettorale ed entrare nella cabina è poi preferibile che l'elettore igienizzi nuovamente le mani. Quindi, qualora sia necessario per il suo riconoscimento, deve mettersi a una distanza di almeno un metro da scrutatori, presidente e segretario di seggio e abbassare la mascherina. Dopo aver votato, l’elettore inserisce da solo le schede nelle rispettive urne. Sono quindi previste diverse pulizie di seggi e locali utilizzati, mentre scrutatori e presidenti devono sostituire la mascherina ogni 4-6 ore o comunque ogni volta che il dispositivo è inumidito o rende difficoltosa la respirazione.
Ovviamente chi è positivo al Covid non potrà recarsi direttamente alle urne, ma questo non significa che gli sarà impedito il voto. Chi si trova ricoverato in ospedale potrà infatti esprimere le sue preferenze nelle sezioni ospedaliere o in altri seggi speciali creati proprio per i contagiati da coronavirus. I malati in isolamento nel proprio domicilio possono invece spedire tra 10 e 5 giorni prima del voto una dichiarazione al sindaco del proprio Comune in cui affermano di voler votare e forniscono il loro indirizzo. In questo modo verrà organizzato il voto a domicilio, portando direttamente le schede elettorali a casa delle persone con il Covid.