Referendum 2011: si vota fino alle 15, quorum vicino
Dopo il buon risultato dell'affluenza ai seggi di ieri, attestatatasi attorno al 41,1%, il quorum si fa sempre più vicino: oggi le urne restano aperte fino alle 15:00 e già pochi minuti dopo si sapranno le nuove percentuali dei votanti. Per il raggiungimento del quorum dovranno recarsi quindi alle urne almeno il 9% dei 47,1 milioni di italiani aventi diritto di voto.
I quattro quesiti referendari, sull'affidamento e sulle tariffe dell'acqua, sulla costruzione di nuove centrali nucleari e sul legittimo impedimento, hanno registrato affluenze leggermente differenti. Per i 2 sull'acqua si sono registrati picchi del 41,14, mentre per il nucleare e il legittimo impedimento la percentuale si è fermata rispettivamente al 41,11% e al 41,10%. Differenti sono anche le affluenze nelle varie regioni e nei capoluoghi: l'Emilia Romagna con il 49,1% e Bologna con il 51,1% sono la regione e il capoluogo che hanno registrato più affluenza, mentre l'affluenza più bassa è stata in Calabria e a Napoli, dove alle urne si è recato solo il 33,3% degli aventi diritto.
I quattro quesiti referendari hanno anche acceso il dibattito politico: dopo che il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha detto che non si sarebbe recato a votare, il capo dello Stato Giorgio Napolitano si è recato in mattinata nel solito seggio a votare ed ha sottolineato che il voto è un diritto e dovere di ogni cittadino. A differenza del premier, Pdl e Lega hanno lasciato la libertà di voto ai loro elettori, mentre il Pd si è fatto portavoce di una campagna per il sì e per il raggiungimento del quorum, visto come un altro duro colpo politico per il governo e per lo stesso Berlusconi, dopo la sconfitta alle elezioni amministrative di maggio.