Referendum 2011: le prime reazioni della politica al raggiungimento del quorum
Il quorum è stato raggiunto: oltre il 57% degli elettori ha deciso di recarsi alle urne. I quattro quesiti referendari sull'affidamento e sulle tariffe dell'acqua, sulla costruzione di nuove centrali nucleari e sul legittimo impedimento hanno raggiunto risultati molto soddisfacenti, considerando che ieri sera alle 22 la percentuale dei votanti era al 41%. Per i 2 quesiti sull'acqua la percentuale dei votanti è del 57.06%, mentre per il nucleare e il legittimo impedimento la percentuale si è fermata rispettivamente al 57.00% e al 57.02% (sempre sull'90% circa dei comuni).
Berlusconi, dopo aver dichiarato che non si sarebbe recato alle urne, in mattinata ha detto in una conferenza stampa a Villa Madama con Benjamin Netanyahu che "l'Italia probabilmente a seguito di una decisione che il popolo italiano sta prendendo in queste ore, dovrà dire addio alla questione delle centrali nucleari e quindi dovremo impegnarci fortemente sul settore delle energie rinnovabili". Diversa la reazione dell'opposizione, che è scesa in campo in campagna elettorale a sostegno del raggiungimento del quorum e del sì. Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei Valori, ha ringraziato in una conferenza stampa tutti gli elettori che sono andati a votare su "temi sentiti, tre quesiti su legalità, acqua e aria, temi che non hanno colore politico".
"Questo è stato a parer mio un referendum sul divorzio fra il governo e il paese. Credo che questo eccezionale fenomeno di partecipazione abbia detto chiaramente che il governo è su un strada diversa da quella su cui viaggia il paese, il governo vive su un altro emisfero rispetto al paese. La cosa che emerge è l' impegno, uno straordinario moto di partecipazione della popolazione su problemi rilevantissimi. Adesso tocca a noi dare risposte positive". Il leader del Pd, Pierluigi Bersani, commenta così i risultati in una conferenza stampa, a seguito della notizia del raggiungimento del quorum. Ha dichiarato inoltre di essere pronto ad "esprimere un altro programma di politica energetica che faccia a meno del piano nucleare e a discutere una proposta di legge sull'acqua che determini con altri meccanismi la prospettiva degli investimenti".
Beppe Grillo esulta dal suo blog: "Ora che non è più il nome di un partito, si può tornare a rivolgere un augurio, semplice quanto efficace: Forza Italia!". Fini, Casini e Rutelli hanno invece voluto sottolineare come "nel raggiungimento del quorum è stato fondamentale" il loro appoggio, dal momento che fin da subito hanno invitato i cittadini italiani alle urne; "la vittoria del sì è stato una bocciatura totale al governo in carica."