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Referendum 2011, l’Agcom boccia la Rai: necessaria più informazione in tv

Lo spazio dedicato dalla Rai al referendum 2011 è insufficiente secondo l’Agcom. Se la tv pubblica non si adeguerà alle nuove disposizioni, dovrà fare i conti con sanzioni pecuniarie.
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Lo spazio tv dedicato al referendum del 12 e 13 giugno prossimo è inadeguato. Con queste motivazioni l'Agcom 2 giorni fa ha richiamato la Rai affinché rivedesse la programmazione e inserisse, nelle fasce orarie di maggior ascolto, gli spot dedicati ai tre temi del referendum 2011.

Come darle torto, in effetti, gli spot sui referendum si caratterizzano per orari improbabili e burocratese che, di certo, non aiutano la fruibilità del messaggio. Nello specifico, l'Agcom ha fatto sapere che nel caso in cui la tv pubblica non dovesse adeguarsi alle misure predisposte, verranno applicate sanzioni. Da stamane in poi, la Rai verrà monitorata e in caso di inottemperanza  sarà obbligata al pagamento di sanzioni.

La Rai pare aver accolto il richiamo dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e sta riprogrammando i messaggi relativi al referendum e le tribune. Ciononostante non sono mancati gli interventi delle opposizioni: un presidio delle associazioni Articolo 21 e Libertà e Giustizia da oggi è sotto gli uffici di Viale Mazzini per protestare contro la violazione perpetrata finora.

La richiesta dell'Agcom è stata estesa anche a Mediaset e alle tv private in generale che, a detta dell'organo di garanzia, dovrebbero "assicurare la più ampia informazione sui referendum"; allo stesso tempo l'Agcom ha sollecitato il Corecom a vigliare sulle tv locali. Secondo fonti Ansa, questa dovrebbe essere la  pianificazione dei messaggi per domenica e lunedì: domani su Rai2 alle 19.15 e su Rai3 alle 18.40 e domenica su Rai1 alle 18.35 e su Rai3 alle 20.00. Per ciò che le tribune, queste saranno previste lunedì su Rai1 alle 14.10 e mercoledì, sempre su Rai1, alle 18.25.

Ecco quanto ha dichiarato a proposito della questione il senatore del Pd, Vincenzo Vita, membro della Commissione di Vigilanza: "Il nostro è un urlo disperatoperché mai come in un referendum il tempo corre veloce. Ora, in attesa che l'Agcom prenda i suoi provvedimenti, protestiamo contro gli orari inadeguati dell'informazione sul referendum. C'é ancora la possibilità di recuperare, con trasmissioni messe però in orari strategici". Per il deputato del Pd Zaccaria, anche i tg sono sotto accusa: "Dalla nostra rilevazione sui telegiornali nazionali di ieri nelle edizioni del giorno e prime time (Tg1, Tg2, Tg3, Tg4, Tg5 e La7) emerge come l'informazione sul referendum da parte dei telegiornali sia "a macchia di leopardo".

Non resta che augurarsi che, almeno per l'ultima settimana prima del voto, la Rai si adegui a quanto predisposto e garantisca agli elettori gli strumenti minimi affinché possano votare consapevolmente.


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