Elettori italiani chiamati alle urne il 12 e 13 giugno per esprimersi in merito ai quattro quesiti del referendum 2011. La scelta di data per la consultazione referendaria ha provocato non poche polemiche, dal momento che da più parti si sottolineava l'esigenza di accorparla ad uno dei turni delle elezioni amministrative 2011 che, come ben saprete si terranno il 15 e 16 maggio con ballottaggi eventuali il 29. La scelta del Ministro dell'Interno Roberto Maroni rende evidentemente più complesso il raggiungimento del quorum, la soglia del 50% degli aventi diritto al voto che ormai non viene raggiunta da oltre 15 anni.
Il secondo dei quattro quesiti riguarda ancora la "questione acqua pubblica" ed in particolare si tratta dell'abrogazione parziale della norma circa la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. Il testo sulla scheda elettorale sarà il seguente:
"Volete voi che sia abrogato il comma 1, dell’art. 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale”, limitatamente alla seguente parte: “dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito"?
La raccolta delle firme per tale referendum è partita da un’iniziativa “civica”, con il mondo dell’associazionismo mobilitato a difesa “di un servizio essenziale che deve essere strenuamente difeso dai cittadini”. Il sito del comitato promotore è http://www.referendumacqua.it/ ; mentre sul versante opposto segnaliamo http://www.acqualiberatutti.it/ fronte del Comitato per il No al referendum.