Reddito di cittadinanza, risorse insufficienti: non bastano neanche per il Sud Italia
I nove miliardi di euro messi a disposizione dalla legge di Bilancio per il reddito di cittadinanza potrebbero non bastare. Non solo non sarebbero sufficienti per coprire tutto il territorio nazionale, ma neanche per il solo Sud Italia. Le previsioni sulla spesa necessaria per mettere in campo il reddito di cittadinanza sono state fatte da Svimez, l’associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno. Secondo queste stime, servirebbero 10 miliardi solamente per 1,2 milioni di nuclei familiari del Sud che avrebbero diritto ad accedere all’assegno. Basti pensare che il 30% delle risorse servirebbe, secondo i dati Svimez, per coprire le spese in Campania, dove sarebbero necessari 3,1 miliardi di euro.
I calcoli Svimez si basano su una previsione di nove mesi per il 2019, considerando che la misura non partirà prima della fine di marzo o inizio di aprile del prossimo anno. Il calcolo si basa sulle famiglie con un reddito Isee inferiore ai 9mila euro annui, tenendo conto del dimezzamento della cifra per chi ha una casa di proprietà. Nel solo Mezzogiorno sarebbero un milione e 283mila le famiglie di possibili beneficiari dell'assegno, circa il 75% dei beneficiari di tutta Italia. Come detto, la maggior parte delle risorse andrebbe alla Campania, con oltre 391mila nuclei familiari interessati. A seguire troviamo la Sicilia (2,7 miliardi per 342mila famiglie), la Puglia (1,6 miliardi per 214mila famiglie), la Calabria (1,1 miliardi per 143mila famiglie), la Sardegna (832 milioni per 170mila famiglie), l’Abruzzo (326 milioni per 43mila famiglie), la Basilicata (206 milioni per 28mila famiglie) e il Molise (87 milioni per 11mila famiglie).
Le risorse necessarie per coprire tutto il territorio nazionale, secondo le stime di Svimez, sono nettamente superiori rispetto a quelle calcolate dal governo. In un precedente rapporto si parlava di circa 17 miliardi di euro. Quindi l’unica possibilità per far quadrare i conti sarebbe quella di ridurre l’importo, con una cifra che andrebbe da un minimo di 178 euro per le famiglie con un solo componente a un massimo di 490 euro per le famiglie con cinque componenti. Una cifra ben distante dai 780 euro preventivati dal MoVimento 5 Stelle. Anche rifacendo i calcoli sulla base di un Isee massimo per accedere all’assegno di 6mila euro, le risorse non sarebbero sufficienti. Solamente per il Sud, anche in questo caso, sarebbero necessari 8,4 miliardi, a fronte dei 9 totali stanziati dalla legge di Bilancio.