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Reddito di cittadinanza, le ultime notizie

Reddito di cittadinanza, la misura perde 400 milioni: come cambia il decreto

La diatriba tra Lega e Movimento 5 Stelle sulle pensioni di invalidità potrebbe modificare in parte il reddito di cittadinanza. La misura perderebbe 400 milioni di euro – ricavati dal restringimento della platea per gli stranieri beneficiari – che Di Maio metterebbe a disposizione delle pensioni minime e d’invalidità.
A cura di Stefano Rizzuti
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In ballo ci sono 400 milioni. Che potrebbero essere tolti dal reddito di cittadinanza ed essere spostati sulle pensioni minime e di invalidità. Il nuovo caso che scuote il governo, dopo le ultime tensioni sul caso Sea Watch, riguarda il reddito di cittadinanza. Il decreto per stabile le regole di reddito e quota 100, intanto, slitta alla prossima settimana. Nel frattempo M5s e Lega continuano a discutere sulle misure previste per disabili e invalidi all’interno del provvedimento. Con il Carroccio che minaccia di non votarlo senza le modifiche richieste. A spiegare il nodo su cui si dibatte ci pensa La Stampa, ricapitolando le cifre stanziate per il reddito di cittadinanza.

Con la legge di Bilancio si prevede lo stanziamento di 6 miliardi di euro: una riduzione, rispetto alle prime previsioni, che comporta una restrizione della platea dei beneficiari. E a farne le spesa sono le pensioni di invalidità: la cifra più alta andrebbe solo a 260mila persone e non a tutta la platea inizialmente prevista di 750mila persone. Inoltre non viene fatta nessuna distinzione tra una famiglia con tre figli e una con cinque o più figli. Luigi Di Maio mette a disposizione 400 milioni da spalmare su pensioni minime, pensioni d’invalidità e assunzioni dei navigator, le figure che lo stesso ministro del Lavoro vuole per seguire i beneficiari della misura. Questi soldi in più deriverebbero dai risparmi dovuti al vincolo riguardante la residenza: non più solo cinque anni ma ben dieci per accedere alla misura e per restringere la platea di cittadini stranieri.

La proposta di modifica del reddito è stata intanto avanzata dal ministero per la Famiglia e le Disabilità, guidato da Lorenzo Fontana. Ed è ora allo studio dei tecnici. Intanto le associazioni che si sono confrontate con Fontana sottolineano che la pensione di cittadinanza varrà solo per le persone con più di 65 anni che vivono da sole o con un coetaneo e che rientrino nei limiti reddituali e patrimoniali. Mentre nessun aumento verrebbe previsto per le persone con disabilità. La rimodulazione che i tecnici stanno valutando dovrebbe incidere per poco meno di 400 milioni di euro in quattro anni, come spiega Il Sole 24 Ore: 140 solo nel 2019. E derivano tutti dalla riduzione della platea per gli stranieri beneficiari.

Salvini e Di Maio: è ancora scontro

Il leader della Lega, Matteo Salvini, oggi ha ribadito che l’appoggio del Carroccio al reddito arriverà solo “se ci sarà un aumento di centinaia di migliaia di pensioni di invalidità”. Mentre Di Maio prova a rassicurarlo, sottolineando che ci saranno “260.000 invalidi italiani che ora hanno un trattamento economico che avranno accesso al programma del reddito di cittadinanza”. E secondo il ministro del Lavoro la misura “non perderà” 400 milioni, ma li “guadagnerà perché è stata ridotta la platea degli stranieri e redistribuiti quei soldi tra pensioni minimi, di invalidità e maggiore formazione per i centri per l’impiego”.

Le cifre del reddito di cittadinanza

Per quanto riguarda le linee guida della misura, si conferma sia la cifra di 500 euro mensili per i single con Isee pari a zero, sia la crescita dell’importo in base al numero di persone che compongono il nucleo familiare, sia l’aggiunta di 280 euro in caso di casa in affitto e di 150 in caso di mutuo. La pensione di cittadinanza varrà invece 639 euro al mese per chi ha più di 65 anni, che diventano 882 se il nucleo è composto da due componenti, con un contributo per l’affitto di 150 euro. Il reddito durerà 18 mesi, con una possibile proroga di altri 18. Mentre rimane il problema riguardante sia i centri per l’impiego da potenziare, sia i Caf che denunciano il rischio di avere poche risorse per gestire le dichiarazioni Isee che con il reddito aumenteranno.

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