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Reddito di cittadinanza, le ultime notizie

Reddito di cittadinanza e quota 100, Palazzo Chigi assicura: “Nessuna revisione in vista”

Fonti di Palazzo Chigi garantiscono che non è all’ordine del giorno alcuna revisione “né del reddito di cittadinanza né di quota 100” dopo l’approvazione della manovra. Un modo indiretto anche per rispondere alle polemiche interne alla maggioranza e alle richieste di Italia Viva di intervenire pesantemente su entrambe le misure.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il reddito di cittadinanza e la quota 100 non si toccano. Neanche per una revisione parziale. Il tema non è all’ordine del giorno dell’agenda di governo, fanno sapere fonti di Palazzo Chigi, cercando di mettere a tacere sia le voci su una possibile modifica delle due misure sia le velleità dei renziani che punterebbero ad eliminarle entrambe. L’ipotesi di qualche modifica imminente circola da qualche giorno e viene ringalluzzita dalle parole del ministro dell’Agricoltura, Teresa Bellanova, che, soprattutto sul reddito di cittadinanza, chiede un netto passo indietro, eliminando la misura introdotta dal precedente governo. Arrivando, peraltro, allo scontro frontale con l’ex ministro per il Sud ed esponente del Movimento 5 Stelle, Barbara Lezzi.

Per placare la polemica interviene direttamente Palazzo Chigi, che in via non ufficiale fa sapere che “dopo l'approvazione della manovra, non è all'ordine del giorno dell'agenda di governo alcuna revisione né di quota 100 né del reddito di cittadinanza”. D’altronde anche lo stesso presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, era stato chiaro durante la conferenza stampa di fine anno: il reddito – spiegava – “è una misura di cui vado orgoglioso e che rivendico. È stata molto efficace per contrastare la povertà assoluta. Dopo solo otto mesi abbiamo registrato un calo del 60% della povertà assoluta. È un risultato incredibile”. Più possibilista era invece stato sull’anticipo pensionistico: “Quota 100 è una misura temporanea. Ha una durata triennale, al termine torneremo ad interrogarci”.

Sul reddito di cittadinanza anche un altro ministro prende posizione: Giuseppe Provenzano, responsabile del dicastero per il Sud. In un’intervista a la Repubblica sostiene che chi vuole cancellare questa misura “probabilmente non ha mai parlato con chi mette insieme pranzo e cena grazie a quel sostegno. Ma la misura va profondamente rivista per correggere le storture, coinvolgendo gli attori sociali, separando gli obiettivi di contrasto alla povertà e attivazione al lavoro. Il reddito da solo non crea posti. Per quello servono gli investimenti”. In sostanza il reddito si può modificare, ma non si elimina. Con buona pace di Italia Viva.

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