Reddito di cittadinanza e lavoro agricolo, M5s attacca Lollobrigida: “I dati lo smentiscono”
Sul reddito di cittadinanza non si placa lo scontro tra Movimento Cinque Stelle, determinato a difendere la misura, e il governo, risoluto nel volerla cancellare. Al centro delle ultime polemiche ci sono alcune frasi del ministro dell'Agricoltura e tra i principali esponenti di Fratelli d'Italia, Francesco Lollobrigida. Che, parlando dal palco del Vinitaly ha lanciato un appello sulla necessità di manodopera in agricoltura. "Coloro che possono lavorare vanno messi in condizione di capire che non è svilente lavorare in agricoltura o nell'allevamento. Lo dico a tutti quelli che pensano di poter stare sul divano a ricevere il reddito di cittadinanza, perché secondo loro quello nei campi è un lavoro indegno da consegnare solo a nuovi schiavi provenienti da fuori", ha detto
Per poi aggiungere: "Non è un modello di civiltà. Ognuno è libero di scegliere. ma chi non vuole andare a lavorare non può gravare sulle spalle degli altri". Ora però dal M5s mostrano dei dati dell'Inps che mostrano come dei circa 890 mila operai agricoli assunti nel 2022, oltre 91 mila provenissero proprio da nuclei percettori del reddito di cittadinanza.
"Per bocca del ministro dell’Agricoltura Lollobrigida, la destra ha gettato nuovamente fango sul reddito di cittadinanza ma i numeri, anche stavolta, la sbugiardano. Secondo l’analisi dei dati dei rapporti Inps, Inapp e Anpal, infatti, nel 2022 sono stati assunti 890.652 operai agricoli: di questi, 91.772 risultano appartenenti a nuclei che hanno percepito il reddito di cittadinanza fra il 2019, anno in cui tale misura è entrata in vigore, e il 2023. Parliamo del 10,3% del totale, una percentuale degna di nota", ha commentato la vicepresidente Cinque Stelle Alessandra Todde.
"Invece di propalare l’ennesima fake news, il ministro avrebbe potuto e dovuto verificare queste cifre; al contrario, al solo fine di guadagnarsi qualche facile applauso e i titoli dei soliti giornali amici, ha attaccato i poveri. Ciò dimostra la cifra di questo governo", ha aggiunto. Per poi sottolineare come il problema siano piuttosto le paghe troppo basse che questi lavoratori percepiscono.
"Il 35% degli operai agricoli, secondo i dati dell’Inps, guadagna meno di 9 euro lordi l’ora, il 18,6% non arriva a 8 euro l’ora. L’esecutivo si occupi di questi problemi invece di continuare a perdere tempo in chiacchiere", ha concluso Todde.