Reddito di cittadinanza, Conte lo difende ma apre a modifiche. Salvini e Meloni: “Va eliminato”
"C'è chi propone l'abolizione del Reddito di cittadinanza, dobbiamo sgombrare il campo da questa inutile e sterile polemica: il Reddito di cittadinanza è una misura di necessità, non solo di civiltà: non possiamo tornare indietro": lo ha detto Giuseppe Conte intervenendo al forum Ambrosetti, in corso a Cernobbio. Il leader del Movimento Cinque Stelle è tornato a difendere la misura, nelle ultime settimane sotto attacco da parte tanto del centrodestra che di Italia Viva, aprendo però a delle possibili modifiche. "Poi certo discutiamo pure di modifiche che vadano a migliorarne l'efficacia", ha aggiunto.
Sempre a margine del forum Ambrosetti si sono però espresse anche le voci contrarie al reddito di cittadinanza. Il primis il leader della Lega, Matteo Salvini: "Oggi riconfermerò il fatto che ho l'onore di mettere la mia prima firma su una proposta di legge finanziaria per eliminare il reddito di cittadinanza, sono 12 miliardi di euro mal spesi che devo tornare nel settore produttivo per creare lavoro vero e non assistenza", ha detto. Salvini ha quindi ricordato di aver votato la misura durante il governo gialloverde, il primo guidato da Conte, affermando però di aver commesso un errore: "Il Reddito di cittadinanza si è rivelato sbagliato. Lo abbiamo votato ma riconoscere un errore è segno di saggezza. Proporrò un emendamento alla manovra per destinare alla imprese questi soldi".
Anche la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, ha criticato duramente il reddito di cittadinanza: "Non sono d'accordo con Giuseppe Conte che il Reddito di cittadinanza sia una buona misura: il Reddito di cittadinanza è il metadone di Stato", ha detto durante il suo intervento. Per poi proseguire: "È lo stesso principio del mantenimento del metadone a un tossicodipendente: ti mantengo nella tua condizione, non voglio migliorarla ma mantenerla e io non penso che sia un provvedimento di sviluppo, particolarmente non per il Mezzogiorno. Non è mantenendo le persone nella loro condizione di difficoltà che si risolve il loro problema, ma costruendo intorno a loro una possibilità in cui possano migliorare".
Anche il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, si è espresso sul tema: "La nostra posizione è quella del presidente Draghi, siamo a favore che si modifichi o si migliori, si parta dalle cose che non hanno funzionato e si mantenga però un intervento sulla povertà che esiste nel nostro Paese", ha detto. Per poi aggiungere: "Il reddito di cittadinanza è stato spesso pensato come un intervento a favore dell'occupazione, ma è un intervento di contrasto alla povertà. Sul tema dell'occupazione bisogna riformare l'apprendistato e detassare le nuove assunzioni, questi sono gli strumenti che servono".