Reddito di cittadinanza, Conte: “Governo fa la guerra ai poveri, temo disordini sociali”
"Nella lotta del governo al reddito di cittadinanza c’è furore ideologico: non è una manovra, è una guerra ai poveri che amplia la faglia della diseguaglianza sociale": lo ha detto il leader del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte, oggi in visita a Napoli. "Mi metto nei panni dei percettori del Reddito di cittadinanza, la povertà non è una colpa. Tutti possono trovarsi in difficoltà. Campagna vergognosa da chi addirittura li accusa di volere il metadone di Stato come fossero dei tossicodipendenti", ha detto ancora l'ex presidente del Consiglio, ricordando alcune frasi di Giorgia Meloni.
Conte ha anche affermato che la riforma del reddito di cittadinanza che ha avviato il governo di centrodestra rischia di aumentare le tensioni sociali, tanto da causare disordini: "Temo disordini sociali, è la ragione per cui saremo in tutte le piazze per canalizzare e offrire una rappresentanza politica alla disperazione della gente. La funzione del M5s è questa, per evitare che le difficoltà economiche sfocino in rabbia, disperazione e gesti inconsulti. Questa preoccupazione che abbiamo ci spinge a dare ascolto alla gente", ha detto.
E ancora: "Raccoglieremo le voci e le storie dei percettori di reddito di cittadinanza, assolutamente onesti e che hanno voglia di lavorare, e le porteremo a Roma. Dopo essere stati in giro per l'Italia ci sarà una manifestazione a Roma e confidiamo che il governo finalmente ci ascolti".
Sugli abusi, il presidente Cinque Stelle, ha detto: "Chi sbaglia paga, anzi, lo diciamo a tutti: abbiamo previsto che il comportamento fraudolento è punito severamente perché costituisce reato. Ma stiamo parlando di meno dell'1%. Addirittura, rispetto ad altre forme di intervento dello Stato, qui i truffatori ci sono stati in misura minore. Ci sono state tantissime trasmissioni dedicate ai truffatori, adesso vogliamo raccontare anche le storie di chi si trova in difficoltà?".
Per Conte il governo non riuscirà a creare "l'occupazione che è mancata negli ultimi decenni". Per quanto riguarda il lavoro, il leader M5s ha ribadito che è arrivato il momento di "dire basta alla precarietà selvaggia e alla corsa alle esternalizzazioni" e invece "battersi giorno dopo giorno per ridare dignità al lavoro". Lunedì Conte incontrerà nella sede del Movimento il leader della Cgil, Maurizio Landini per parlare della manovra.