Reddito cittadinanza, Fdi vuole una commissione d’inchiesta su Tridico, Conte: “Bullismo istituzionale”
Dopo le polemiche per l'invio dell'sms con l'avviso della sospensione del Reddito di cittadinanza dal 1 agosto ai beneficiari che appartengono a 169mila nuclei familiari a cui non appartengono disabili, minori o over 65, continua lo scontro tra maggioranza e opposizione sulla misura, rinnovata dal governo Meloni. Fratelli d'Italia ha proposto una commissione d'inchiesta sui mancati controlli da parte dell'ex presidente dell'Inps Tridico sulle presunte irregolarità legate al Reddito di cittadinanza, provvedimento bandiera del M5s.
"Invece di ammettere che il reddito di cittadinanza, presentato male, attuato peggio, ha fallito la sua missione, rilevandosi una mera misura assistenzialista che ha comportato enormi danni all'erario, troviamo Tridico impegnato a criticare un'ottima misura del governo come la social card che – integrata da altre misure introdotte fin dalla legge di Bilancio – aiuta le famiglie più in difficoltà", ha detto il capogruppo alla Camera di FdI Tommaso Foti intervistato da ‘Libero'.
"Tridico – ha aggiunto – ha solo rivelato la sua militanza. Per noi non è una novità. Anche per questo chiederemo al nuovo commissario dell'Inps ulteriori verifiche per scoprire ancora chi non aveva alcun diritto a percepire il reddito di cittadinanza. Dico di più: credo, lo dico a nome del gruppo parlamentare di Fratelli d'Italia, che sia necessaria la costituzione di una commissione parlamentare di inchiesta, limitando la responsabilità a Tridico proprio per non avere consapevolmente attivato i controlli. A questo punto si comprende anche quale fu il motivo: per non far perdere consenso elettorale e personale ai suoi mandanti".
La proposta ha scatenato l'ira del leader del M5s, Giuseppe Conte: "Meloni è passata da promettere 1000 euro con un click a tutti a lasciare senza un euro 169mila famiglie con un sms dell'Inps. Invece di provare imbarazzo da Fratelli d'Italia attaccano Pasquale Tridico, l'ex presidente dell'Inps, che ha fatto un lavoro immane in pandemia mentre Meloni e soci distribuivano facili slogan per infiammare il Paese. Ora chiedono anche un'altra commissione d'inchiesta contro Tridico e il Rdc. Una commissione ad personam per punirlo per aver osato difendere il reddito di cittadinanza e aver criticato la ridicola card di Giorgia Meloni", ha scritto Conte su Facebook.
"Mattarella proprio nei giorni scorsi ha ammonito sull'uso distorto delle commissioni parlamentari. E Fratelli d'Italia, anziché pensare a risolvere il problema di 169mila famiglie disperate, ancora oggi è impegnata a minacciare l'opposizione a colpi di commissioni di inchiesta. Forti dei loro numeri. Sono reazioni gravi, che respingiamo fermamente. Non riusciranno a intimidirci con il loro tentativo di bullismo istituzionale".
La replica di Tridico: "Non ho nulla da temere"
"Non ho niente da temere", ha dichiarato l'ex presidente dell'Inps Pasquale Tridico alla Stampa in merito alla proposta di Fratelli d'Italia di istituire una commissione d'inchiesta sui mancati controlli al Reddito di cittadinanza.
"C'è stata una narrazione volutamente fuorviante. Sotto la mia gestione ho creato una direzione antifrode che non è mai esistita prima". Il sussidio "è stata la misura più controllata di sempre", ha affermato.
"I controlli preventivi e successivi hanno evitato mancati esborsi del reddito a circa tre milioni di domande tra il 2019 al 2022, per un valore di 11 miliardi di euro". Per Tridico il contrasto alla povertà non riguarda solo anziani, disabili e minori, a cui resta la misura, "ma i poveri, compresi alcuni lavoratori".
"C'è una condanna dei poveri e non della povertà, una cosa che mi fa paura", ha aggiunto. Gli "extraprofitti contribuiscono all'inflazione, eppure arriva la moratoria. Poi si premiano gli evasori, consentendo dei condoni di fatto. Nelle stesse ore si toglie il reddito di cittadinanza a 200 mila persone. È una politica di classe che contrasta con i principi di uguaglianza della nostra Costituzione". Elementi che esprimono, per l'ex presidente dell'Inps, la "natura di questo governo: forte con i deboli e deboli con i forti". Il salario minimo "è necessario – ha aggiunto Tridico -. La contrattazione non è più efficace come in passato".