Recovery Fund, Conte: “Consiglio Ue deve farsi trovare pronto all’appuntamento con la storia”
Per il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, quello che l’Europa sta per vivere è un “appuntamento con la storia”. Il prossimo Consiglio europeo verterà anche sulla trattativa sul Recovery Fund, uno snodo importante per il futuro dell’Ue dopo la crisi sanitaria ed economica. Conte, intervenendo all’ambasciata di Francia per le celebrazioni del 14 luglio, afferma: “Lavoriamo affinché il Consiglio europeo si faccia trovare pronto all'appuntamento della storia, perché noi siamo consapevoli, Italia e Francia, che siamo dal lato giusto della storia”. Il Consiglio europeo è previsto per il 17 e 18 luglio.
Conte: su Recovery Fund fase cruciale negoziato
Conte si sofferma sulla trattativa aperta sui fondi europei per la ripresa, in corso in Ue: “Lavoriamo intensamente, siamo in una fase cruciale del negoziato e lavoreremo, insieme al presidente Macron e agli altri stati membri, affinché il percorso possa completarsi”, con l’obiettivo che la trattativa venga “finalizzata già nel prossimo Consiglio europeo”. Il presidente del Consiglio parla del legame che c’è tra Italia e Francia, parlando di un “forte spirito di amicizia che ci lega in questa crisi che ha colpito entrambi i paesi, entrambi sono impegnati a dare nuova linfa e a far ripartire le nostre società. Lo shock è stato forte, ma altrettanto forte è la volontà di”superarlo e serve una risposta comune”.
L'unione di intenti tra Italia e Francia
L’obiettivo è tornare “gradualmente alla normalità, vogliamo migliorarla. Di fronte a una sfida così dura abbiamo l’opportunità unica di reinventare il mondo da lasciare ai nostri figli”. Per Conte Italia e Francia sono “chiamate a dare risposte europee. Di un'Europa che non lasci indietro nessun membro della sua famiglia, sia responsabile, solidale, resiliente alle crisi, forte nel mondo, più verde, più digitale”. Punti su cui, assicura ancora il presidente del Consiglio, esiste una assoluta “sintonia con quello che sta perseguendo il governo francese”.