Rai Sport condivide su Fb un articolo di Primato Nazionale, giornale legato a Casapound. L’azienda: “Errore involontario”
Sulla pagina Facebook ufficiale di Raisport è apparso per qualche minuto un post contenente un articolo de Il Primato Nazionale, blog online legato a Casapound, sul caso Aquarius: "‘Così l'Aquarius ha svelato il gioco sporco delle ong'". Lo screenshot della condivisione ha fatto il giro dei social e ha provocato polemiche in rete. L'azienda radiotelevisiva è immediatamente intervenuta scusandosi per l'accaduto e spiegando che l'azione è ricollegabile a un errore umano, in sostanza – come in passato è accaduto molte volte in altre aziende – chi gestisce i profili social ha postato per sbaglio un contenuto personale sulla pagina aziendale anziché sul proprio profilo. In una nota stampa, la Rai "stigmatizza l'uso improprio del profilo Facebook di Raisport per condividere una pagina del sito ‘Il Primato nazionale. Abbiamo disposto l'immediata rimozione del post, assicurando, al contempo, che sono già in essere tutte le iniziative volte a individuare il responsabile del gesto, per il quale saranno presi opportuni provvedimenti".
"Sicuramente è successo involontariamente: evidentemente un singolo, mentre trafficava con il suo smartphone e voleva postare quella pagina sui suoi profili social, l'ha mandata per errore su quello di Rai Sport. Appena ce ne siamo accorti, l'abbiamo rimossa. E siamo a buonissimo punto sull'individuazione del responsabile. In due anni e quattro mesi di direzione non ho mai fatto entrare un politico in uno studio, né ho mai fatto menzionare, nemmeno ironicamente, una questione politica in un servizio sportivo. Rai Sport non deve occuparsi di questioni politiche, altrimenti diventa un'altra cosa", ha dichiarato il direttore di Raisport, Gabriele Romagnoli.
Che cosa sostiene l'articolo apparso per pochi minuti sulla pagina ufficiale di Raisport? In sostanza, nel pezzo si parla di "situazione paradossale che potrebbe far pensare ad una sorta di premio che la Ong riceve da qualcuno interessato al business dell'accoglienza per traghettare i migranti in Italia", sostenendo che "il caso Aquarius è emblematico e rappresenta una positiva svolta per il nostro Paese: dopo 7 anni di ‘maggiordomismo servizievole e masochistico' nei confronti dell'Europa, di altri Stati, di agenzie della Nazioni Unite e, perfino, di organizzazioni private, l'Italia ha finalmente alzato la testa. Questo è un primo passetto verso la riconquista della nostra sovranità".