Radicali lanciano “cannabis club”: a ogni socio un seme per sostenere la legalizzazione
Il cammino per una legge sulla legalizzazione della cannabis in Italia è tutto in salita: il testo approdato faticosamente lo scorso luglio alla Camera dei deputati è da allora in una fase di stallo, travolta dall'opposizione di alcune forze politiche. A novembre del 2016 è stata depositata un'altra proposta di leggedepositata un'altra proposta di legge di iniziativa popolare, accompagnata da oltre 57 mila firme, promossa da Radicali italiani, Associazione Luca Coscioni, gruppi antiproibizionisti ed esponenti politici del Pd, di Sinistra Italiana, Movimento 5 stelle e liste civiche locali.
Per dare impulso a una discussione parlamentare sul tema della legalizzazione della cannabis, sempre dai Radicali Italiani è partita una nuova campagna antiproibizionista: il "Radical Cannabis Club". Aderire costa dieci euro, e insieme alla tessera viene dato agli iscritti un seme di cannabis. Un "seme di libertà" l'ha definito il segretario Riccardo Magi presentando la campagna, con "l'auspicio che tra un anno piantare questo seme non sia più reato". Ad oggi, infatti, possedere, regalare, cedere o vendere semi di cannabis non è illegale, ma lo è metterli in un vaso: un gesto punibile con una reclusione da due a sei anni e con una multa da 5.164 a 77.468 euro.
La provocazione dei Radicali Italiani ha l'obiettivo di rilanciare "la mobilitazione popolare per fare pressione sul parlamento perché riprenda e porti avanti velocemente la discussione sulla cannabis legale", ha aggiunto Magi. La presidente di Radicali Italiani, Antonella Soldo, ha ricordato che "mentre dagli Stati uniti arrivano notizie sulla diminuzione dei consumi di cannabis tra i giovani dopo la legalizzazione, in Italia si confermano tutti i danni delle politiche proibizioniste". Si tratta, ha proseguito, di "politiche che non hanno minimamente scalfito un mercato di dimensioni abnormi, circa 6,1 milioni di consumatori, che hanno arricchito le narcomafie, criminalizzato i cittadini, riempito le carceri, intasato i tribunali e, soprattutto, hanno esposto i minori ai pericoli del contatto con la malavita".
Anche i minori possono diventare soci del Radical Cannabis Club, con la tessera junior che costa 5 euro. Sono i ragazzi, ha spiegato Magi, a chiedere sempre più spesso che si parli di antiproibizioniso, considerata anche la mole di "bufale" sull'argomento: "Si tratta di questioni sociali enormi, che non vanno date in pasto ai populismi, ma governate con politiche ragionevoli ed efficaci. Legalizzare la cannabis, oggi è soltanto una scelta di buon senso".