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Radicali Italiani inviano cannabis light a Lollobrigida: “Una canna fatta bene? Lasci stare”

I Radicali Italiani hanno spedito oggi al Ministro Lollobrigida una piantina di cannabis light: “Lasci stare le canne che, se non sono fatte bene, rischiano di produrre riforme confuse”.
A cura di Annalisa Cangemi
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I Radicali Italiani hanno spedito oggi al ministro Francesco Lollobrigida una piantina di cannabis light, dopo il botta e risposta di ieri del ministro dell'Agricoltura con Riccardo Magi, segretario di Più Europa.

Lollobrigida aveva risposto a una domanda della troupe de L'Aria che Tira di La7, a margine della manifestazione di sabato scorso a piazza del Popolo. "Non punto a trasformare i nostri campi di grano, le nostre coltivazioni, in campi di cannabis light. Anzi. Penso che possiamo sopravvivere anche senza", aveva detto Lollobrigida e, in risposta al giornalista che gli chiedeva se non fosse curioso di provare la cannabis light, aveva risposto: "No, se te la devi fa' na canna, fattela bene".

A queste parole aveva risposto ieri su X il segretario di Più Europa: "Per il ministro Lollobrigida ‘se ti devi fare una canna, fattela bene'. Io penso sia meglio farsela legale. E come me lo pensano milioni di italiani".

"Se dovessimo prenderlo sul serio, cosa che è un po' faticosa, ma se dovessimo prenderlo sul serio dovremmo parlare di istigazione a delinquere", ha commentato poi Benedetto Della Vedova di +Europa nel corso di una conferenza stampa alla Camera.

Il pacco che i Radicali Italiani hanno inviato presso la sede del ministero dell'Agricoltura, contiene una lettera con infiorescenze di cannabis. "Carissimo ministro, le sembrerà stupefacente, ma osservando la sua attività non ci siamo sorpresi dalla sua affermazione: ‘No, light, no. Se te la devi fare una canna, fattela bene, no?' Per questo ci permettiamo di regalarle una piantina di cannabis light: bassissimo livello di THC, niente stordimento e un settore che comprende 1500 attività, 13.000 posti di lavoro, un fatturato che supera i 150 milioni di euro", si legge sulla missiva inviata a via XX Settembre.

"Ricordiamo ancora una volta che i migliori amici della criminalità sono i proibizionisti e che fin dai tempi del Duce la canapa rappresenta un'eccellenza italiana. Lasci stare le canne che, se non sono fatte bene, rischiano di produrre riforme confuse", si conclude la lettera firmata da Filippo Blengino, tesoriere dei Radicali Italiani.

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