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Rachele Scarpa a Fanpage: “Fontana omofobo, misogino e antiabortista, non sarà un presidente neutrale”

Rachele Scarpa (Pd), in un’intervista a Fanpage.it, spiega perché questa mattina ha protestato in Aula, insieme ad Alessandro Zan, contro l’elezione di Fontana, nuovo presidente della Camera.
A cura di Annalisa Cangemi
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"No a un presidente omofobo pro Putin". Con queste parole scritte su uno striscione, esposto sui banchi dell'Aula di Montecitorio, i deputati del Partito Democratico Alessandro Zan, autore dell'omonimo ddl bloccato nella scorsa legislatura, Rachele Scarpa, neoeletta in Veneto, e Sara Ferrari (arrivata a Montecitorio dopo 14 anni al Consiglio provinciale di Trento), hanno aperto i lavori dell'Aula, che hanno portato all'elezione del leghista Fontana, da oggi alla guida di Montecitorio. Lo striscione di protesta è stato rimosso e sequestrato, su richiesta di Ettore Rosato, che presiedeva l'Aula. Le parole si riferivamo chiaramente al fedelissimo di Salvini, l'ultracattolico Lorenzo Fontana, ex ministro del governo Conte 1, noto per le sue posizioni antiabortiste e vicino agli esponenti di Alternative für Deutschland e Alba dorata, che definiva "amici". In un'intervista a Fanpage.it Rachele Scarpa, che con i suoi 25 anni è la più giovane deputata della Repubblica, spiega i motivi dell'azione dimostrativa contro il nuovo governo di centrodestra.

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Perché avete organizzato la protesta in Aula con lo striscione contro Fontana?

Abbiamo protestato perché abbiamo trovato molto grave la proposta di Lorenzo Fontana per una carica che dovrebbe essere affidata a una figura neutrale e rappresentativa di tutto il Paese. Alla Camera è stata candidata ed eletta invece una persona che non ha mai nascosto le proprie posizioni profondamente misogine, omofobe e discriminatorie, che non si faceva scrupoli a indossare le magliette per chiedere di togliere le sanzioni alla Russia e a manifestare molto esplicitamente il proprio sostegno e la propria vicinanza a Vladimir Putin. Ci sembrava importante rimarcare che non a tutti sta bene.

Qual è l'aspetto del suo passato più problematico? Le sue dichiarazioni del 2018 a favore del "risveglio religioso cristiano" registrato in Russia, o il fatto che per Fontana il regime di Putin fosse una "luce" per l'Occidente?

Ce ne sono parecchi. Ci sono due elementi secondo me particolarmente preoccupanti. Il primo episodio che vorrei ricordare è quando Fontana è andato a fare l'osservatore ai referendum farsa per l'annessione russa della Crimea, dove ci cittadini votavano con l'esercito che li guardava, e lui è andato lì a certificare la correttezza supposta di questi referendum. Ma anche lo stesso ‘World Congress of Families XIII', che lui ha fortemente voluto, era un evento che faceva propaganda antiabortista, misogina e discriminatoria all'ennesima potenza. Era un esempio di quella che chiamavano la ‘Verona nera', che poi fortunatamente ha cambiato volto (con l'elezione del sindaco Damiano Tommasi ndr). Al contrario di Lorenzo Fontana, che invece non ha cambiato per niente volto, ma è ancora espressione di quella cultura.

C'è il rischio che la sua presenza al vertice delle istituzioni, come terza carica dello Stato, possa spianare la strada a comportamenti violenti e intolleranti verso la comunità Lgbt?

Sicuramente per tutta una fetta di estremisti l'elezione sia di Fontana che di Ignazio La Russa al Senato è galvanizzante, e può senza dubbio sdoganare azioni apertamente omofobe. Io penso che anche Elisabetta Casellati, che è una figura molto più istituzionale, quando era alla guida di Palazzo Madama in occasione del ddl Zan non era stata esattamente neutrale, consentendo per esempio il voto segreto che poi ha permesso l'affossamento del provvedimento. Figuriamoci cosa possiamo aspettarci da Fontana, che non ha mai nascosto di essere molto radicale, in opposizione ai diritti civili, non credo che possiamo aspettarci neutralità da parte sua.

Oggi Giuseppe Conte ha detto che i suoi valori e quelli del M5s sono molto distanti da quelli di Fontana. Eppure è stato un ministro del suo governo, prima alla Famiglia e poi agli Affari europei. C'è un po' di ipocrisia?

Ognuno guarda al suo partito. Io spero che sia sincera questa presa di posizione di Conte perché credo che in questo momento sia importante trovare dei punti di incontro e di dialogo con le forze dell'opposizione. Per me è molto chiaro chi è il mio avversario politico, ed è la parte di Fontana.

È davvero concreta l'ipotesi di Alessandro Zan alla vicepresidenza della Camera, in chiave ‘anti Fontana', o di un'altra figura che possa davvero fare da contraltare?

Ho dei seri dubbi su questo, al momento non si sa molto, ma ne discuteremo nei prossimi giorni.

Pd e Verdi-Si hanno votato questa mattina alla Camera per Maria Cecilia Guerra, che ha ottenuto 77 voti, anche sei i deputati del centrosinistra sono complessivamente 84. Se contiamo gli assenti ne mancano all'appello 3. Che idea si è fatta? Richetti per esempio ha avuto 3 voti in più…

Ogni ipotesi è valida, ma non mi sono fatta nessuna idea in particolare, non so chi possa aver votato in modo diverso dal resto del partito, e non ne comprendo le ragioni. Credo però che sia molto importante in questa fase l'unità del centrosinistra, quindi se ci sono state davvero delle fuoriuscite mi auguro che si possa venirne a capo e che si possa chiarirle.

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