Quota 103, come andare in pensione anticipata spiegato dalla nuova circolare dell’Inps
Nel 2023 si andrà in pensione con Quota 103. La novità introdotta dalla legge di Bilancio del governo Meloni è l'ennesimo scivolo previsto dai vari esecutivi che si sono alternati negli ultimi anni per evitare il ritorno alla legge Fornero. L'Inps ha chiarito – con una dettagliata circolare pubblicata sul sito dell'Istituto – quali sono le modalità per accedere alla pensione anticipata, chi può richiederla e quali sono le tempistiche per lasciare il lavoro. Si comincia dai requisiti. Nella circolare si legge:
Gli iscritti all’assicurazione generale obbligatoria (AGO) e alle forme esclusive e sostitutive della medesima gestite dall’INPS, nonché alla Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, che perfezionano entro il 31 dicembre 2023 un’età anagrafica non inferiore a 62 anni e un’anzianità contributiva minima di 41 anni, possono conseguire il diritto alla “pensione anticipata flessibile”.
Insomma, i lavoratori che raggiungono i 41 anni di contributi versati, con 62 di età anagrafica, possono accedere alla pensione anticipata. Per quanto riguarda l'importo, invece, si precisa: "Il trattamento di pensione anticipata flessibile è riconosciuto per un valore lordo mensile massimo non superiore a cinque volte il trattamento minimo previsto a legislazione vigente".
Per quanto riguarda la decorrenza, invece, ci sono delle differenze a seconda della tipologia di lavoratori che accedono allo scivolo. Si legge ancora nella circolare:
I lavoratori dipendenti da datori di lavoro diversi dalle pubbliche Amministrazioni e i lavoratori autonomi:
che hanno maturato i prescritti requisiti entro il 31 dicembre 2022, conseguono il diritto alla prima decorrenza utile del trattamento pensionistico dal 1° aprile 2023;
che maturano i prescritti requisiti a decorrere dal 1° gennaio 2023, conseguono il diritto alla prima decorrenza utile del trattamento pensionistico trascorsi tre mesi dalla maturazione dei requisiti (c.d. finestra).
Discorso diverso per chi lavora nella Pa:
I lavoratori dipendenti delle pubbliche Amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165:
che hanno maturato i prescritti requisiti entro il 31 dicembre 2022, conseguono il diritto alla prima decorrenza utile del trattamento pensionistico dal 1° agosto 2023;
che maturano i prescritti requisiti dal 1° gennaio 2023, conseguono il diritto alla prima decorrenza utile del trattamento pensionistico trascorsi sei mesi dalla maturazione dei requisiti (c.d. finestra) e, comunque, non prima del 1° agosto 2023.