Quirinale, Salvini: “Berlusconi faccia i suoi conti entro lunedì, poi da Lega proposta convincente”
Prima Silvio Berlusconi faccia i suoi "incontri e i suoi conti". Dopodiché la Lega farà una proposta per un nome condiviso. Lo dice Matteo Salvini parlando con i giornalisti fuori dal Senato in merito all'elezione del nuovo presidente della Repubblica. "Continuo a incontrare persone, ad ascoltare e a lavorare perché la scelta sia rapida. Aspettiamo che il presidente Berlusconi faccia i suoi incontri e i suoi conti. Non accettiamo veti da parte di nessuno, specie dalla sinistra che, a differenza degli ultimi 30 anni, non ha i numeri per scegliere da sola. È curioso che la sinistra abbia scelto spesso da sola quando aveva i numeri e ora che non li ha, invochi il coinvolgimento di tutti", precisa il leader del Carroccio, affermando che i risultati si vedranno poi in Aula.
Il primo scrutinio si avvicina e mancano pochi giorni ormai per verificare i numeri per la candidatura di Silvio Berlusconi. "Prima che si cominci a votare settimana prossima" questo va fatto, sottolinea Salvini. "Io sono pronto a confrontarmi con tutti. Ribadisco l'invito a tutti i leader di partito a metterci la faccia e a entrare in prima persona in campo anche con Draghi presidente del Consiglio. Nessuno può e si deve tirare indietro. Non faccio nomi o ipotesi perché adesso è inutile", aggiunge ancora l'ex ministro dell'Interno.
Che si rifiuta di commentare le ipotesi su un presunto piano B del centrodestra, o della Lega perlomeno, nel caso in cui Berlusconi non avesse i numeri. "Non commento piano B, C o D. Non commento i se. Io sto lavorando a 360 gradi, ovviamente sentendo sulle mie spalle la responsabilità della coalizione di centrodestra: dobbiamo scegliere il presidente di tutti gli italiani, che però ci hanno dato la maggioranza relativa dei grandi elettori. Perciò abbiamo l'onore e l'onere di fare una proposta che sia condivisa. Poi io non dico no a priori a nessuno e mi dispiace che Letta invece che ragionare su temi o contenuti dica se c'è questo io non mi siedo", conclude Salvini.