Quirinale, Renzi incontra i deputati Pd: “Scheda bianca alle prime tre votazioni”
Il Pd voterà scheda bianca alle prime tre votazioni per il Colle. Lo ha annunciato ufficialmente, secondo quanto scrive l’Ansa, il premier e segretario dem Matteo Renzi all'assemblea dei deputati alla Camera indicando il metodo per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica: alla quarta votazione sarà poi fatto un “nome secco” e non una terna. I nomi dei candidati alla presidenza della Repubblica "non li facciamo perché poi decidano altri" ha aggiunto il premier. “Il presidente della Repubblica non si fa ‘contro’, e questo vale anche per il Pd che ha 460 grandi elettori ma non ha il diritto di veti. Il presidente si elegge con quelli che ci stanno”, ha detto ancora Renzi. E rivolgendosi a chi non condivide il nome del candidato alla Presidenza della Repubblica, Renzi dice che “dovrà dirlo apertamente”. Subito dopo la riunione dei deputatati, si terrà quella dei senatori dem. Poi da domani Renzi, accompagnato da una delegazione dem, incontrerà le ‘rappresentanze' degli altri partiti.
A sottolineare l'importanza dell'unità tra i democratici è anche Stefano Fassina. È importante che "il Pd riesca a superare la prova del Quirinale unito ed è sbagliata l'impostazione di cercare un candidato ‘contro'. Va cercata la massima condivisione e in questo caso dobbiamo cercare l'interlocuzione con Fi". Così, a quanto si apprende, Fassina condivide la linea di Renzi all'assemblea. Tra i big del Pd, all'assemblea manca invece Pierluigi Bersani. Presente invece il capogruppo Roberto Speranza "Siamo in una settimana cruciale. Ciascuno di noi ha ancora sulla pelle le ferite del 2013. Ora è più che mai indispensabile un rapporto leale e franco per evitare le drammatiche vicende di due anni fa". Ha detto Speranza nell'aprire l'assemblea Pd. "Questo è solo il primo step – ha spiegato – Il rapporto e il confronto dentro i gruppi sarà comunque decisivo e io faccio appello a tutti voi: non perdiamo questa occasione per far emergere il nostro punto di vista".
Pippo Civati candida Romano Prodi per il Quirinale. Con una lettera inviata alla segreteria del Partito democratico, il ‘dissidente' dem candida l'ex premier per la presidenza della Repubblica. Nella lettera il deputato propone di ripartire dal nome che il Pd aveva candidato nel 2013.