Quirinale, per Salvini Draghi deve stare a Palazzo Chigi: “Senza di lui del doman non c’è certezza”
Durante la conferenza stampa di fine anno il presidente del Consiglio Mario Draghi, pur non avendolo detto apertamente, ha fatto capire tra le righe di essere in corsa per il Quirinale. Il messaggio del premier è stato chiaro: questo governo può andare avanti anche senza di lui, purché la maggioranza che lo sostiene rimanga salda. Di conseguenza ha fatto capire di essere disponibile a salire al Colle, definendosi un "nonno al servizio delle Istituzioni", purché ci sia un largo sostegno da parte dei partiti: "Ci vuole una maggioranza ampia perché l'azione di questo governo continui. È immaginabile una maggioranza che si spacca sull'elezione del Presidente della Repubblica e si ricompone quando c'è da sostenere il governo?".
Il segretario della Lega Matteo Salvini, incontrando questa sera i giornalisti all'uscita del suo ufficio in Senato, ha commentato queste parole: "Io lavoro su quello di cui il Paese ha bisogno oggi, della Presidenza della Repubblica ne riparleremo a metà gennaio. Oggi il Paese ha bisogno di un governo totalmente concentrato sul taglio delle tasse e sul costo dell'energia, luce e gas. Io conto di avere un incontro a brevissimo con il presidente Draghi per parlare di quest'emergenza, non del Quirinale".
"Io ritengo che un governo che ha ben lavorato, guidato da una personalità autorevole come il premier Draghi debba andare avanti perché se togli la casella più importante di questo governo, del domani non vi sarebbe certezza. E quindi conto di continuare a lavorare con questa squadra", ha dichiarato.
"Abbiamo più di un mese di tempo per ragionare sul Presidente della Repubblica. Il centrodestra è e sarà compatto in manovra, per le amministrative e le presidenziali", ha detto Salvini, che domani parteciperà al vertice del centrodestra convocato nella villa romana di Berlusconi. Il segretario del Carroccio ha espresso chiaramente qual è la sua visione per i prossimi mesi: questo governo deve andare avanti così come è, con Draghi premier, e sarà questo lo schema che proporrà domani agli alleati Meloni e Berlusconi.
Secondo Salvini in questa fase della pandemia, costellata di incognite, serve "stabilità": "Draghi è Draghi, l'autorevolezza di Draghi come presidente del Consiglio ce l'ha solo Draghi. Stiamo lavorando bene? Sì. È una maggioranza complessa da gestire? Sì. Draghi tiene insieme tutto questo, chiunque non sia Draghi avrebbe molta più difficoltà".
Berlusconi non si ritira dalla corsa per il Quirinale
La conferenza stampa di questa mattina ha allarmato non poco il Cavaliere, che per Salvini al momento resta comunque il candidato "in pectore" del centrodestra. Il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi, nel corso di una telefonata con gli eurodeputati di FI, avrebbe ribadito la sua intenzione di correre per il Quirinale, rimarcando l'importanza che Draghi resti al suo posto fino al 2023: "Sempre grazie alla nostra iniziativa politica, in Italia, abbiamo fatto partire l'esperienza dell'unità nazionale guidata da Mario Draghi. È nato da una mia intuizione".
"Questo governo rappresenta una esperienza di grande successo e vorremmo continuasse, senza scossoni, fino alla fine della legislatura", avrebbe sottolineato il Cavaliere, stando a quanto riferito da chi ha partecipato alla riunione.