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Quirinale, Letta da Mattarella: “Nuovo governo non dovrà avere ambiguità nella condanna di Putin”

La delegazione del Pd si è presentata dal Capo dello Stato Mattarella per le consultazioni, in vista della nascita del governo Meloni.
A cura di Annalisa Cangemi
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L'ultimo appuntamento in programma oggi al Colle, secondo il calendario delle consultazioni, è stato l'incontro con la delegazione del Partito Democratico e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che domani sera dovrebbe affidare l'incarico di formare il nuovo governo alla leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni. La delegazione del Partito Democratico era composta dal segretario Enrico Letta, dalle capogruppo Debora Serracchiani e Simona Malpezzi. Fanno parte della delegazione anche la presidente del Partito democratico Valentina Cuppi e Maria Cecilia Guerra. Con il Pd si chiudono i colloqui con le opposizioni, domani mattina toccherà al centrodestra, che salirà al Quirinale unito.

Anche il segretario del Pd Enrico Letta, così come ha fatto in precedenza il leader del M5s Giuseppe Conte, ha espresso preoccupazione per gli audio di Berlusconi, in cui il leader di Forza Italia ha puntato il dito contro il presidente Zelensky e ha in qualche modo giustificato l'aggressione di Putin in Ucraina. Per l'ex premier Letta queste registrazioni minano la credibilità del nuovo esecutivo. La guerra e la collocazione internazionale dell'Italia, che per i dem deve essere saldamente ancorata all'Europa e alla Nato, sono stati i temi del colloquio tra il leader del primo partito d'opposizione e il Presidente della Repubblica. Un passaggio anche sulla questione degli aumenti dell'energia e le soluzioni da mettere in campo per aiutare gli italiani.

Subito dopo il colloquio con Mattarella, che è durato quasi un'ora, Letta ha rilasciato una dichiarazione davanti ai giornalisti: "Ci aspettiamo risposte dal Consiglio europeo in corso. Ma abbiamo chiesto di prendere anche provvedimenti a livello nazionale, anche di tetto", nel caso in cui non ci fossero risposte sul tetto del gas a livello europeo, "fondamentale che il nostro Paese abbia delle risposte".

"Saremo convintamente all'opposizione, faremo opposizione rigorosa e ferma a una maggioranza che è uscita vincitrice da queste elezioni, che è maggioranza in Parlamento e ha tutto il diritto di governare", ma su lavoro, diritti e ambiente "non arretreremo e non accetteremo ambiguità". Il prossimo governo dovrà dire parole chiare su anche sulla sanità, "sulla campagna vaccinale e sulla sanità per tutti. Così come vogliamo parole chiare sulla scuola e sulla giustizia".

"Il punto essenziale è essere chiari sul fatto che il nuovo governo dovrà essere nella continuità delle alleanze europea e atlantica. Chiediamo che il governo che nascerà sia senza ambiguità sulla condanna ferma dell'invasione russa e dei comportamenti criminali di Putin. Per noi arrivare alla pace è un punto essenziale. Voglio esprimere grande preoccupazione per quello che è successo nei giorni scorsi, si è resa più marcata la divisione interna nella maggioranza, è emerso come ci siano strade molto diverse e amicizie diverse. Le parole espresse da Berlusconi e da Fontana ci hanno fatto suonare un campanello d'allarme molto forte". Infine Letta ha aggiunto che il Pd sarà anche contrario a eventuali "stravolgimenti dell'impianto della nostra Costituzione". Questo però, ha detto Letta, "non vuol dire che non siamo disponibili a una discussione" sulle riforme.

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