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Elezione del Presidente della Repubblica 2022

Quirinale, da Rosy Bindi a Silvio Berlusconi: tutti i nomi per la Presidenza della Repubblica

Continua il totonomi per il prossimo Presidente della Repubblica, da Silvio Berlusconi a Rosy Bindi, passando per Draghi e un Mattarella bis. Tutti i possibili candidati.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Di Quirinale si parla, ma non si parla. La corsa alla successione di Sergio Mattarella è già cominciata, ma c'è chi nasconde le carte e chi ne ha poche da giocare. Poi c'è chi invita a non bruciare nomi, visto che mancano ancora alcuni mesi. Ma nel frattempo ogni giorno si leggono fiumi di interviste sul tema, oltre alle analisi e agli editoriali. Insomma, se da un lato Enrico Letta lancia un patto tra leader politici per chiudere prima il fondamentale capitolo manovra, subito appoggiato da Berlusconi, Salvini e Renzi, dall'altro si continua a discutere di chi sarà il prossimo capo dello Stato. I nomi sono tanti e molto diversi tra loro, mentre c'è chi continua a sfilarsi dalla corsa al Quirinale.

Silvio Berlusconi vuole diventare il prossimo Presidente della Repubblica, anche se sembra uno scenario alquanto improbabile. Il leader di Forza Italia avrebbe convinto i suoi alleati, ma la sua candidatura è troppo divisiva. Dal suo vice, Tajani, arriva un messaggio chiaro oggi sulla Stampa: "Noi crediamo che il governo debba andare avanti fino al 2023". Insomma, niente Draghi al Quirinale, ipotesi che aprirebbe la porta alle elezioni politiche prima della fine della legislatura. Intanto Rosy Bindi, ex ministra con il governo Prodi, si dice "gratificata", intervistata sempre dalla Stampa, che qualcuno abbia pensato a lei per il Colle: "Me lo sto gustando, siccome so che non accadrà, non sono neanche accompagnata dalla preoccupazione e dai polsi che tremano solo all'idea di dover ricoprire una responsabilità così alta".

Bindi si autoesclude insomma, ma sottolinea con forza che è arrivato il momento di una Presidente donna. D'accordo con lei il ministro pentastellato Patuanelli: "Il presidente Draghi – ha detto arrivando al Consiglio Ue sull'agricoltura – ha le carte in regola anche per ambire a fare il presidente della Repubblica, ma a me non mi dispiacerebbe una donna al Quirinale". I nomi, però, sono sempre gli stessi: Marta Cartabia, attuale ministra della Giustizia, e Liliana Segre, che però si è già sfilata da tempo e ha chiaramente un'età molto avanzata. Resta sullo sfondo un Mattarella bis, che lo stesso capo dello Stato ha escluso più volte con forza. Poi ci sono Pierferdinando Casini, Giuliano Amato e Gianni Letta. Ma di nomi, da qui al voto, ne arriveranno ancora molti: "Sul Colle chi fa nomi adesso, li fa solo per bruciare i candidati – attacca Luigi Di Maio intervistato dal Corriere – Questo è un gioco al massacro, una caratteristica tutta italiana, così facciamo del male al Paese bruciando i migliori".

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