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Quirinale, da Bersani l’ok per una scelta condivisa. In pole position c’è Marini

Il segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani ha fatto sapere che ci sono le condizioni per una scelta condivisa al Colle: “Mi pare che la ricerca di una soluzione ampiamente condivisa sia a buon punto”. Il M5S ha proposto Rodotà, Pd e Pdl avrebbero trovato l’accordo su Franco Marini.
A cura di Susanna Picone
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Il segretario del Partito Democrato Pierluigi Bersani ha fatto sapere che ci sono condizioni per una scelta condivisa al Colle: “Mi pare che la ricerca di una soluzione ampiamente condivisa sia  a buon punto”. Il M5S ha proposto Rodotà, Pd e Pdl avrebbero trovato l’accorso su Franco Marini.

Per il segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani ci sono le condizioni per una scelta condivisa. Bersani ha, infatti, dichiarato che “la ricerca di una soluzione ampiamente condivisa è a buon punto” e ha aggiunto di credere che ci siano le condizioni per avanzare una proposta ai gruppi parlamentari che si riuniranno questa sera, alla vigilia del voto per il Presidente della Repubblica. Intanto, secondo quanto trapela da fonti vicine alla segreteria democratica, in pole position per la "scelta condivisa"  ci sarebbe l’ex presidente del Senato Franco Marini. Sarebbe lui il candidato da far salire al Colle sul quale chiudere l’accordo Pd-Pdl-Sc. Il nome di Franco Marini sarebbe dunque quello che Bersani potrebbe annunciare stasera ai gruppi parlamentari Pd e Sel. Intanto, nel corso della giornata, dopo i no di Gabanelli e Strada, il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo ha annunciato quale sarà il suo candidato, Stefano Rodotà. Gli altri nomi circolati in queste ore tra Pd e Pdl sono quelli di Giuliano Amato, Massimo D’Alema, Anna Finocchiaro e, tra gli ultimi, è venuto fuori anche quello di Sergio Mattarella, giudice costituzionale, ex ministro ed esponente di spicco dell’area cattolica.

Bondi: “Spero al Colle una persona perbene, non Prodi” – "Non faccio vaticini, spero solo che sia una persona perbene e autorevole. E che non sia Prodi". Così Sandro Bondi, coordinatore del Pdl, è intervenuto a proposito del prossimo presidente della Repubblica. Bondi si è soffermato sui nomi di Prodi, di Rodotà, D'Alema e Amato: "Purtroppo c’è una sudditanza culturale del centrodestra. C’è un ostracismo culturale, prima ancora che politico, nei confronti del centrodestra, della sua cultura e dei suoi esponenti. Anche quando si parla di nomi che possono andar bene a noi, si parla sempre di uomini di sinistra. E quando esce fuori un nome liberale, riformista, come Letta, che è persona di grande equilibrio istituzionale, o come il professor Marcello Pera, che è stato presidente del Senato, che è un laico molto attento ai problemi della fede, persona di grande equilibrio, moralità e di grande intelligenza, scatta l'ostracismo. E questo è un problema di fondo che non risolveremo certo in coincidenza con l'elezione del presidente della Repubblica, ma è un problema che esiste. Un ostracismo che siamo quasi portati ad accettare".

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