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Reddito di cittadinanza, le ultime notizie

Quest’anno 3,6 milioni di persone hanno avuto il reddito di cittadinanza, ma quasi la metà lo perderà

Secondo gli ultimi dati pubblicati dall’Inps, nel 2022 oltre tre milioni e mezzo di persone hanno ricevuto il reddito di cittadinanza. Con la riforma Meloni, però, circa la metà lo perderanno.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il reddito di cittadinanza, nel 2022, ha sostenuto economicamente 1,66 milioni di nuclei familiari, per un totale di 3,61 milioni di persone coinvolte. I dati pubblicati oggi dall'Inps dicono che solo nel mese di ottobre 2022 i beneficiari del reddito di cittadinanza sono stati 2,47 milioni, con 1,16 milioni di nuclei familiari coinvolti. Parliamo di famiglie e persone che hanno preso mediamente 552 euro al mese nel corso dell'anno. Si tratta – appunto – dell'assegno medio, che invece varia sensibilmente a seconda delle categorie di cui stiamo parlando. Si va da un minimo di 453 euro per le singole persone ai 738 delle famiglie con cinque componenti, ad esempio.

Vediamo anche due altre categorie particolari: le famiglie con figli minori e quelle in cui c'è la presenza di una persona disabile. Si tratta di due casistiche che resteranno in piedi anche l'anno prossimo (almeno fino alla riforma complessiva voluta da Meloni). I nuclei con minori sono 364mila, con un importo mensile di 684 e 1,3 milioni di persone coinvolte; i nuclei con presenza di disabili sono invece oltre 201mi

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la con 449mila persone coinvolte e un assegno medio di 493 euro.

L'area geografica dei percettori di reddito di cittadinanza, che da sempre anima la discussione politica e non solo, conferma una maggiore distribuzione al Sud: sono 424mila i beneficiari al Nord, 327mila i beneficiari al Centro e 1,72 milioni quelli che abitano tra il Sud e le Isole.

La riflessione, però, va inevitabilmente a quello che accadrà l'anno prossimo. Nei giorni scorsi abbiamo visto il governo Meloni annunciare una riforma complessiva del reddito di cittadinanza, per non dire abolizione. Dall'agosto del 2023, chi è abile al lavoro non riceverà più l'aiuto economico. A meno che non abbia nella sua famiglia minori, disabili, over 60 o donne in gravidanza.

Secondo i conti fatti nei giorni scorsi, circa quattro nuclei familiari su dieci perderanno il sostegno economico nell'agosto del prossimo anno. E per chi può lavorare si parla genericamente di politiche attive, anche se non si sa bene di quali. Mentre i dati dell'Inps continuano a tracciare un quadro allarmante, con oltre tre milioni e mezzo di persone che non possono vivere senza l'aiuto dello Stato.

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