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Quasi il 50% degli italiani non conosce l’anno della Rivoluzione francese o dello sbarco sulla Luna

Secondo l’ultimo rapporto del Censis sulla società italiana nel 2024, molti cittadini hanno gravi carenze culturali: per esempio, non raggiungono i traguardi di apprendimento in italiano il 24,5% degli alunni al termine delle primarie, il 39,9% al termine delle medie, il 43,5% al termine delle superiori.
A cura di Annalisa Cangemi
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Gli italiani hanno gravi carenze culturali. Lo certifica il Censis, che nel 58° Rapporto sulla situazione sociale del Paese nel 2024, presentato oggi a Roma, ha messo in luce diverse situazioni di fragilità.

Secondo il rapporto, "La mancanza di conoscenze di base rende i cittadini più disorientati e vulnerabili". I dati sulle nozioni di cultura generale sono preoccupanti: per quanto riguarda il sistema scolastico, non raggiungono i traguardi di apprendimento in italiano il 24,5% degli alunni al termine delle primarie, il 39,9% al termine delle medie, il 43,5% al termine delle superiori (negli istituti professionali il dato sale vertiginosamente all'80%).

Nel campo della matematica, non raggiunge i traguardi di apprendimento il 31,8% degli alunni alle primarie, il 44,0% alle medie e il 47,5% alle superiori (il picco si registra ancora negli istituti professionali, con l'81,0%).

Quello che è emerso dall'analisi, è che molti cittadini non conoscono determinati personaggi o eventi storici, che dovrebbero essere stati assimilati durante gli anni della scuola dell'obbligo, oppure hanno problemi a collocare tali eventi nel tempo. Per esempio, il 55,2% non sa indicare l'anno in cui Mussolini fu destituito e arrestato (1943); il 49,7% degli italiani non sa indicare correttamente l'anno della Rivoluzione francese (1789), mentre il 42,1% sbaglia nell'indicare l'anno dello sbarco sulla Luna (1969). Il 30,3% ha problemi a ricordare l'anno dell'Unità d'Italia (1861).

Il 30,3% non sa chi è Giuseppe Mazzini (per il 19,3% è stato un politico della prima Repubblica), mentre il 28,8% non si ricorda l'anno in cui è entrata in vigore la Costituzione (1948). Il 25,1% ha difficoltà con l'anno della caduta del muro di Berlino (1989), il 22,9% non conosce Richard Nixon, 37esimo presidente degli Stati Uniti d'America. Non va meglio al 15,3% degli italiani, che non sanno chi ha fondato il Partito comunista cinese, Mao Zedong. Problemi anche con il significato di ‘Guerra Fredda': il 13,1% non saprebbe dire a cosa si riferisce l'espressione.

"Siamo culturalmente preparati al salto d'epoca?" È la domanda che si pone il Rapporto, che sottolinea una "mancanza di conoscenze di base". Secondo la fotografia scattata dal Censis, il 32,4% la Cappella Sistina è stata affrescata da Giotto o da Leonardo, per il 6,1% il poeta Dante Alighieri non è l'autore della Divina Commedia. "Nel limbo dell'ignoranza – è il commento del Censis – possono attecchire stereotipi e pregiudizi: il 20,9% degli italiani asserisce che gli ebrei dominano il mondo tramite la finanza, il 15,3% crede che l'omosessualità sia una malattia, il 13,1% ritiene che l'intelligenza delle persone dipenda dalla loro etnia, per il 9,2% la propensione a delinquere avrebbe una origine genetica (si nasce criminali, insomma), per l'8,3% islam e jihadismo sono la stessa cosa".

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